Conoscenza e tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo: esperienze a confronto

Carla Di Francesco Introduzione 9 Questa pubblicazione raccoglie gli interventi che si sono susseguiti nel seminario Conoscenza e tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo: esperienze a confronto, organizzato dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali in collaborazione con il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo e con l’Ordine degli Architetti di Roma, il 23 ottobre 2019. Il seminario, aperto anche agli interlocutori esterni interessati, si è inquadrato tra i momenti di approfondimento tematico voluti dalla Fondazione nell’ambito dei moduli specialistici dedicati a tutela, sviluppo territoriale e arte contemporanea del primo ciclo del corso Scuola del Patrimonio, allo scopo di mettere a fuoco alcuni argomenti trasversali ai moduli, alla luce di certezze e contraddizioni scaturite dall’esame della normativa di settore. Gli autori forniscono elementi di discussione ai quesiti che partono da un lato proprio dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e dalla sua applicabilità alla specificità dell’architettura moderna e contemporanea, dall’altro da istanze di protezione e tutela ampliate e non cogenti, ma improntate a concreta attività di conoscenza, ricerca e riconoscimento di valori. Ci aiutano quindi a comprendere entro quale perimetro e con quali strumenti possiamo affrontare conoscenza, patrimonializzazione e tutela riferite ai fenomeni architettonici del Novecento. In questa cornice, si intrecciano qui studi e considerazioni sul ruolo della storiografia architettonica nel riconoscimento di interesse ai fini della tutela, con particolare riguardo ai confini tra patrimonio ormai storicizzato e quello, che fa parte del presente, effettivamente contemporaneo; confini sfumati, e afferenti a diverse scansioni temporali e orizzonti culturali se si osserva il problema dal punto di vista della tutela giuridica o da quello storiografico, questione che dà luogo a non poche contraddizioni. L’architettura che definiamo «moderna» ha un riferimento temporale nel Movimento Moderno, nato tra le due guerre, ma viene poi più generalmente considerata, in forma estensiva, come architettura del Novecento; mentre per «contemporanea» si intende l’architettura che a partire dalla metà degli anni ottanta, oltre a utilizzare i materiali tipici del moderno e quelli di una ricerca tecnica d’avanguardia, si avvale per la progettazione di tecnologie informatiche avanzate. Introduction This publication collects the papers presented at the Seminar Conoscenza e tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo: esperienze a confronto (Knowledge and protection of the modern and contemporary architectural heritage: comparative experiences), organized by Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali in collaboration with MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo and the Order of Architects of Rome, on 23 October 2019. The seminar, open to all interested stakeholders, was one of the in-depth thematic workshops that the Fondazione developed in the framework of the specialist modules dedicated to Protection, Territorial Development, and Contemporary Art in the first cycle of the Scuola del Patrimonio course, with the aim of focusing on a number of cross-cutting subjects of the modules, in light of certainties and contradictions arising from the examinations of the sector’s regulations. The authors provide elements for discussion and inquiry moving on the one hand, precisely from the Code of the cultural and landscape heritage (Legislative Decree no. 42 of 2004) and its applicability to the specific area of modern and contemporary architecture; on the other hand, from demands for protection and safeguarding, broadened and non-binding but based upon a tangible activity of knowledge, research, and recognition of values. They therefore help us understand within what perimeter and with what tools we can deal with knowledge, heritagisation, and protection as pertains to twentieth-century architectural phenomena. Intertwined in this framework are studies and considerations on the role of architectural historiography in recognizing interest for the purposes of protection, with particular regard to the boundaries between the now-historicized heritage and the effectively contemporary one that belongs to the present. These boundaries are blurred, and relate to different time frames and cultural horizons when the problem is observed from the standpoint of legal or historiographical protection – a question that gives rise to quite a few contradictions. Although the architecture we define as «modern» has a time reference in the Modern Movement born between the two World Wars, it is more generally considered, in extended fashion, as twentieth-century architecture; on the other hand, the term «contemporary» refers to the architecture that, starting from the mid-1980s, in addition to using the materials typical of the modern and those of cutting-edge technical research, relies on advanced IT for design. If we understand protection from the perspective of regulations, as a tool that conditions ownership to the benefit of society at large, which coincides with

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