Conoscenza e tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo: esperienze a confronto

58 di archivio, le fotografie d’epoca e i documenti esistenti, in modo da favorire una completa comprensione dell’opera finalizzata al progetto di restauro. Guardando con attenzione alla realizzazione dell’opera, il confronto diretto con la materia, richiesto dagli interventi di restauro, costituisce una straordinaria opportunità di ripercorrere le modalità di costruzione, una fase che per molti architetti del Novecento è momento di controllo e verifica nella realtà di quanto era stato prefigurato nel progetto. Se è usuale registrare modifiche e scostamenti tra le diverse previsioni progettuali, negli elaborati di cantiere e qualche volta nell’opera realizzata, per tornare a Scarpa, per esempio nel caso della Tomba Brion1, lo scostamento tra progetto e realizzazione è molto forte, perché è proprio nella fase di costruzione che si colloca quella sperimentazione e reinvenzione delle forme, dei materiali e delle loro relazioni reciproche che si aggiunge alle altre qualità straordinarie della progettazione del maestro veneziano. Il cantiere è stato in questo caso il luogo privilegiato per reinventare soluzioni tecnologiche, e ripercorrerlo, accanto ai disegni progettuali, diventa indispensabile per comprendere l’idea e ricostruirne l’avanzamento o la soluzione finale, a volte completamente ex novo, come è avvenuto in alcune parti della Tomba Brion. Carlo Scarpa, Tomba monumentale Brion, 1968-1978, studio prospettico del padiglione sulla vasca grande, S. Vito D’Altivole (TV), courtesy MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Collezioni MAXXI Architettura, Archivio Carlo Scarpa. Il nesso tra archivi, opera e restauro è quindi evidente e resta un fattore centrale per l’ambito disciplinare che guarda alla tutela e conservazione dell’architettura moderna e contemporanea in cui si colloca il restauro del moderno. È necessario spendere qualche parola per introdurre le diverse accezioni sottese al binomio formato da «restauro» e «moderno». «Restauro» è un termine ampio che comprende molte categorie di intervento, oltre ai diversi modi con cui viene legittimamente realizzato: restauro conservativo, di reintegrazione, di ricostruzione, di riqualificazione funzionale, etc.; «Moderno» è un termine analogamente molto esteso, seppure utilizzato limitatamente alla postrivoluzione industriale diversamente dall’ortodossia storiografica che individua nella scoperta dell’America l’inizio dell’Era moderna. L’aggettivo «moderno», nel nostro caso riferito all’architettura del Movimento Moderno, è stato poi considerato estensivamente per l’architettura del Novecento che ha utilizzato materiali e tecnologie innovative, rispetto all’edilizia storica in struttura muraria. In questo senso la conservazione integrale dei documenti conservati

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