Conoscenza e tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo: esperienze a confronto

28 Conclusioni Occorre dunque una riforma del codice di settore diretta da un lato a estendere l’ambito di applicabilità dell’art. 10, comma 3, lettera d, fugando i dubbi applicativi sopra evidenziati, dall’altro a introdurre, tra le «cose immobili» per le quali non occorre il pre-requisito dell’età (settant’anni), anche le opere dell’architettura contemporanea che presentino un interesse particolarmente importante ‘architettonico’, ossia intrinseco e diretto e non solo in relazione alla storia della cultura architettonica. Percorribile potrebbe ritenersi altresì la strada (logicamente alternativa, ma in tesi anche parallela) di un rafforzamento della tutela delle opere di architettura contemporanea sul versante paesaggistico (in tal senso cfr. Carughi 2011), anche se questo approccio, pur valorizzando gli elementi di interesse storico e di contesto insiti nella tutela paesaggistica, appare più difficilmente riferibile a immobili singoli e si presterebbe a essere impiegato soprattutto con riguardo a interi complessi o quartieri (come tali meglio rapportabili all’idea dei complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici, conosciuti dalla nostra tradizione di tutela paesaggistica). Conclusions A reform of the 2004 Code is therefore needed, aimed on the one hand at extending the field of application of art. 10, paragraph 3, letter d while dispelling the applicative doubts highlighted above, and on the other at introducing, among the «immovable things» for which no age prerequisite (seventy years) is required, the works of contemporary architecture that present a particularly important ‘architectural’ interest, which is to say a direct and intrinsic one, and not only in relation to the history of architectural culture. One may also consider the road (logically alternative, but in theory also parallel) of strengthening the protection of works of contemporary architecture in the landscape area (in this sense, cf. Carughi 2011), although this approach, while valorizing the elements of historical interest and context inherent to landscape protection, appears more difficult to relate to individual properties, and would lend itself to being used above all with regard to entire complexes or neighbourhoods (and as such, better relatable to the idea of complexes of immovable things that compose a characteristic aspect having aesthetic and traditional value, including historic centres and nuclei, familiar to our tradition of landscape protection). di cui alla lettera d del medesimo comma. E poiché gli organi ministeriali competenti alla conduzione dell’uno e dell’altro procedimento (e all’adozione dell’uno e dell’altro provvedimento conclusivo) sono diversi9, sussiste in concreto il rischio che si possa pervenire ad esiti di contraddizione tra atti e procedimenti della medesima Amministrazione, ciò che costituirebbe sicuro vizio di illegittimità e di possibile annullamento dei provvedimenti adottati.

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