Cantiere Città. Potenziare le competenze per una città culturale sostenibile

38 Questa ibridazione riguarda anche i modelli di governance per l’intervento pubblico nel settore culturale, un concetto assai vasto che, proprio per l’ampiezza dei suoi contenuti, rende complessa l’individuazione di un unico modello di governance ideale: in questo caso la scelta del modello da adottare deve tener conto di una serie di aspetti come gli obiettivi, le caratteristiche, il contesto e gli assetti consolidati. Un’alternativa percorribile per le pubbliche amministrazioni nella scelta della propria governance è quella di svolgere le attività autonomamente, ‘in house’, ma le opzioni non finiscono qui. Richiamando l’articolo di Federico Caporale sui modelli di governance per la valorizzazione del patrimonio culturale pubblicato su Cantiere Città. Letture e strumenti per la città culturale9, è possibile identificare tre modelli organizzativi di governance, oltre alla gestione diretta da parte dell’ente pubblico: • Costituzione o utilizzo di moduli organizzativi privatistici (società, fondazioni ecc.) dotati di personalità giuridica, di autonomia finanziaria e contabile e di una autonomia operativa, in cui la pubblica amministrazione sia l’unica partecipata. • Costruzione dei partenariati istituzionali come società, fondazioni, consorzi, forme associative tra soggetti pubblici ecc., generalmente dotati di personalità giuridica e di autonomia patrimoniale, costituiti dall’ente locale e da soggetti privati e/o da altre amministrazioni. • Costituzione di partenariati contrattuali, caso in cui non vi è creazione di un nuovo ente e le parti restano pienamente responsabili dell’attività svolta dal punto di vista giuridico e patrimoniale. Modelli che a loro volta si possono articolare in numerose altre tipologie. Sapere cosa fare, con chi farlo, perché farlo, quanto controllo pubblico mantenere e come agire – e quindi conoscere a fondo la propria realtà – è essenziale per individuare un modello di governance (e uno schema contrattuale) ottimale per la valorizzazione del patrimonio culturale e per la promozione delle attività culturali. I nuovi strumenti: dal Partenariato speciale pubblico privato (art. 151 Codice Appalti) all’art. 55 del Codice Terzo Settore Il Partenariato speciale pubblico privato (PSPP), istituito con il Codice Appalti nel 2016, ha aperto nuove vie per la collaborazione fra pubblico e privato: Stato, Regioni ed enti territoriali possono attivare, attraverso procedure semplificate, speciali forme di parteFederico Caporale, I modelli di governance per la valorizzazione del patrimonio culturale, in Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Cantiere Città. Letture e strumenti per la città culturale, 2023, Scuola dei beni e delle attività culturali, pp. 32-41: 32-33. 9.

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