Cantiere Città. Letture e strumenti per la città culturale.

69 agli edifici, sia quelli immateriali relativi ad azioni di valorizzazione e animazione, entro il 2026, quando solo per gli interventi infrastrutturali su beni culturali la durata media dei cantieri in Italia varia, a seconda dello stato di avanzamento progettuale e della Regione di riferimento, tra i due anni e mezzo e i quattro anni6. In questi casi, l’unica strada percorribile resta quella di costruire un piano di interventi e un cronoprogramma serrati e impegnarsi allo spasimo per rispettarli. Agli effetti che un tale volume di interventi produrrà sul patrimonio culturale nel proprio territorio ci si penserà a tempo debito. La sfida dell’approccio ‘partecipato’ tra regola e ‘caos’ Esiste, tuttavia, un secondo approccio che si va gradualmente affermando in un numero sempre maggior di policy e di interventi promossi da Comuni e operatori, in cui la ‘complessità’ del territorio non viene solo accettata ma anche accolta come una variabile imprescindibile per la costruzione degli stessi progetti, parte integrante della loro architettura. Sul piano pratico e operativo, l’adozione di questo criterio ha implicazioni molto importanti sul disegno delle iniziative progettuali e sul metodo di lavoro. Per prima cosa, un ruolo centrale viene riconosciuto alla ‘comunità locale’, o meglio, a un insieme di operatori e interlocutori del territorio che siano portatori di prospettive, istanze, approcci differenti. Non si tratta di un’operazione facile e indolore. Quando ci si rivolge alla comunità locale come se si trattasse di un soggetto collettivo omogeneo e coeso si compie sempre un pericoloso errore di valutazione7. Chi ha esperienza diretta in progetti di questo tipo, sa bene quanto siano difficili, complicate e dispendiose in termini di lavoro, tempo e risorse la gestione delle relazioni e la mediazione tra visioni, richieste e bisogni spesso discordanti. Da una parte, proprio questa interazione va difesa e alimentata come portatrice di innovazione, di nuove prospettive, di valore aggiunto al progetto; dall’altra, tuttavia, resta da affrontare il vero problema, ovvero come ricondurre questi processi all’interno delle griglie rigide di un progetto, senza sacrificarli ma, al contrario, rendendoli funzionali al perseguimento degli obiettivi finali. Come evitare, da una parte, di perdersi in infinite discussioni e sfibranti confronti e, dall’altra, di non valorizzare adeguatamente il patrimonio di idee, conoscenze e saperi di cui gli attori locali sono portatori? Come bilanciare entropia e ordine? Agenzia per la coesione territoriale, Rapporto sui tempi di attuazione delle opere pubbliche, CPT, 2018, <http://www.pongovernance1420.gov.it/wp-content/uploads/2018/07/Rapporto-Tempi-attuazione-opere-pubbliche-edizione-2018.pdf> consultato il 19/12/2022. G. Sartori, Pluralismo, multiculturalismo e estranei. Saggio sulla società multietnica, Rizzoli, Milano 2000. 6. 7.

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