Conoscenza e tutela del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo: esperienze a confronto

dei beni culturali nel senso di far cadere per l’architettura quel limite dei settanta anni di vita, per poter finalmente arrivare a dire con chiarezza che un edificio contemporaneo può essere dichiarato patrimonio culturale; ma, riteniamo, anche nel senso di una sua integrazione con le indicazioni che scaturiscono dalla disamina più ampia di DO.CO.MO.MO., ovvero con il documento che indichi linee guida per interventi e gestione come conseguenza dell’individuazione degli elementi caratterizzanti e fondamentali da tutelare. Una proposta alla quale ci sentiamo di aderire, nella convinzione che l’architettura post-bellica in Italia, pur considerando la crescita incontrollata delle città nel boom edilizio, soffra ancora di sottovalutazioni che condizionano il giudizio critico e quindi la possibile tutela, nonostante l’attività costante che a partire dai primi anni del nostro secolo il Ministero della cultura, le università, ed enti di ricerca come il MAXXI hanno svolto per costruire una coscienza del moderno. Anche per questo la Fondazione, insieme alla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero, ha dato avvio alla ricerca Strumenti e metodi per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’architettura contemporanea, nella quale trova posto in primo luogo l’aggiornamento del Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento, fondamentale strumento di catalogazione che, avviato nel 2002, ha fatto emergere fin dalla diffusione dei primi risultati un’attenzione al contemporaneo in precedenza del tutto inedita. 12 At any rate, as discussed at the beginning, the problem of the protection of contemporary architecture should be seen through other eyes: study, research, and growth of knowledge and of the awareness of value and quality; all these actions are prerequisite to the activation of protection practices. The all-round activity deployed by MAXXI in its twenty years of existence, ranging from acquisition of archives to exhibitions, from research to publications, and from conservation to training, exemplifies the results obtained by the Museum in recognizing architects and architectures of the twentieth century in Italy, and in disseminating knowledge (Guccione). Moreover, the case study of the city of Asmara focuses on the vast and particular phenomenon of the architecture of Italian colonies in terms of design of public spaces and representative buildings. But it reaffirms how the colonial urban landscape is now perceived as a substantial and identifying part of Eritrean society today, to the point of its inclusion in the Unesco’s World Heritage List in 2017 (Bortolotto, Cattaneo). In conclusion, the Seminar introduced the idea of changing the Code of cultural and landscape heritage to eliminate for architecture the limit of seventy years of life, so as finally to be able to clearly state that a contemporary building may be declared cultural heritage; however, we think this should also il vantaggio per la protezione del bene, nell’ottica di recupero di funzionalità e conservazione nell’accezione più ampia (Carughi; Visone). Il problema della tutela dell’architettura contemporanea, del resto, va visto, come si diceva in apertura, anche con altri occhi: studio, ricerca, crescita della conoscenza e della consapevolezza di valore e qualità, che di per sé costituiscono le azioni propedeutiche all’attivazione di pratiche di protezione. L’attività a tutto tondo dispiegata dal MAXXI nel corso dei suoi venti anni di esistenza, che va dall’acquisizione di archivi alle mostre, dalla ricerca alle pubblicazioni, dalla conservazione alla formazione, esemplifica i risultati ottenuti dal Museo nel riconoscimento di architetti e architetture del Novecento in Italia, e nella disseminazione di conoscenza (Guccione). E, ancora, il caso studio della città di Asmara pone l’attenzione sul vasto e particolare fenomeno dell’architettura delle colonie italiane in termini di progettazione degli spazi pubblici e di edifici rappresentativi. Ma riafferma come il paesaggio urbano coloniale sia sentito come parte sostanziale e identificativa della società eritrea dell’oggi, tanto da aver conseguito nel 2017 l’iscrizione nella World Heritage List dell’Unesco (Bortolotto, Cattaneo). Dal seminario è scaturita in conclusione l’idea di una modifica del Codice be supplemented with indications originating from the broader analysis of DO.CO.MO.MO., which is to say with the document that indicates guidelines for interventions and management as a consequence of identifying the characterizing and fundamental elements to be protected. We choose to support this proposal, in the conviction that post-War architecture in Italy, even considering the uncontrolled growth of cities in the building boom, still suffers from underestimations that condition critical judgment and therefore the possible protection, in spite of the constant activity that starting in the first years of this century, the Italian Ministry of Culture, the University, and research bodies like MAXXI have carried out to build awareness of the modern. For this reason, too, the Fondazione, along with the Direzione generale Creatività Contemporanea of the Italian Ministry of Culture, has initiated the research project Strumenti e metodi per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’architettura contemporanea (Instruments and Methods for the Knowledge, Protection, and Promotion of Contemporary Architecture), which in the first place includes the update of the Censimento nazionale delle architetture italiane del secondo Novecento (National Census of Italian Architectures of the Second Half of the Twentieth Century), an essential cataloguing tool begun in 2002 that, since the dissemination of its initial results, has brought unprecedented attention to the contemporary.

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