Sicurezza del patrimonio culturale. Rapporto finale.

77 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi Geotecnica, Geologia applicata all’ingegneria (DiSGG) dell’Università degli Studi della Basilicata. Nel manuale viene affrontato in modo sistematico il comportamento delle opere provvisionali di messa in sicurezza post-sisma, classificandole sulla base del funzionamento e riportando tabelle per il dimensionamento, indicando in relazione a quali tipologie di collasso risultano più adatte. Un notevole passo avanti è stato fatto a seguito del sisma di L’Aquila del 2009. Le linee guida delineate con il progetto OPUS (Dolce, Liberatore et al. 2006) per la progettazione e realizzazione degli interventi di messa in sicurezza hanno infatti avuto la possibilità di venire testate sul campo in fase emergenziale. In questo modo è stato possibile individuarne i punti di forza e le criticità. Infatti, successivamente al sisma, venne costituito il Nucleo di Coordinamento delle Opere Provvisionali (NCP) sotto la direzione e il coordinamento degli ingegneri Cavriani, Mannino e Munaro (dirigenti del CNVVF) e con supporto scientifico del prof. Grimaz (Università di Udine), affinché garantisse l’uniformità e la standardizzazione degli interventi provvisionali realizzati dai Vigili del Fuoco e il monitoraggio del loro stato di avanzamento, nonché la corretta azione su edifici di interesse culturale. L’elaborazione degli standard progettuali ha portato alla predisposizione di un Manuale (Gruppo di Lavoro NCP 2010a) e un Vademecum di Schede Tecniche sulle Opere Provvisionali (STOP) (Gruppo di Lavoro NCP 2010b). Questi documenti, riconosciuti come procedura standard del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (MINT, DipVVF 2010) e impiegati tutt’ora, forniscono indicazioni operative relativamente alle soluzioni progettuali più ricorrenti e permettono da un lato di agevolare il dimensionamento delle opere sul campo da parte dei Vigili del Fuoco nelle prime fasi dell’emergenza e dall’altro di dare una base di partenza per progettazioni di opere non standardizzabili, come spesso avviene per i beni culturali. Nel 2012, a tre anni dal sisma di L’Aquila, il Comitato Giovani dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) di L’Aquila ha realizzato una guida sulle metodologie utilizzate per le opere di messa in sicurezza utilizzate nel cratere aquilano. A partire dalle osservazioni sull’adeguatezza ed efficacia della risposta dei diversi interventi è stato realizzato un manuale che va a catalogare le misure di prevenzione e protezione per la manutenzione dei sistemi di sicurezza e delle opere provvisionali (Celestini, Mantini 2012). Nello specifico, il manuale presenta un insieme di schede tecniche, che contengono la descrizione di tipologia e finalità dell’intervento, illustrazioni fotografiche, i dati tecnici di riferimento, la descrizione della manutenzione da effettuare, le attrezzature da utilizzare, i rischi associati, con particolare riferimento alle misure di prevenzione e protezione da adottare, i dispositivi di protezione individuali da fornire ai lavoratori, l’informazione e la formazione che gli stessi devono aver conseguito.

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