Sicurezza del patrimonio culturale. Rapporto finale.

74 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi in termini di protezione del patrimonio culturale. Questo processo consultivo ha permesso di identificare gli elementi chiave e i requisiti minimi di una metodologia a livello europeo per la salvaguardia del patrimonio culturale durante le emergenze. Keywords cultural heritage protection, disaster risk management, standard operating procedures, union civil protection mechanism Output PROCULTHER Project. 2021. Key Elements of a European Methodology to Address the Protection of Cultural Heritage during Emergencies. Città di Castello (PG): LuoghiInteriori. Website www.proculther.eu 3.4 Sistemi di messa in sicurezza Evoluzione dei sistemi di messa in sicurezza e manualistica Il problema della messa in sicurezza degli edifici, con particolare riferimento a quelli di rilievo storico-culturale, è documentato a partire dall’inizio del XX secolo, dopo i terremoti di Messina del 1908, di Avezzano del 1915, di Aquilonia e Lacedonia del 1930, fino ad arrivare al terremoto del Belice del 1968. Nonostante fossero già diffuse svariate tipologie di intervento applicate a scopo di consolidamento, prevalentemente statico, dell’edificio, i puntelli lignei rimasero l’unica tipologia di intervento utilizzata come opera provvisionale di messa in sicurezza post-sisma fino al terremoto del Friuli del 1976, dove tiranti metallici e travi di legno con funzione di ritegno vennero introdotti per la prima volta. Successivamente, dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 si continuarono a usare principalmente puntellamenti realizzati con materiale reperibile sul luogo e spesso non adeguatamente dimensionati. A partire dal terremoto di Umbria e Marche del 1997 vennero introdotti interventi con sistemi tubi e giunti, cavi d’acciaio e fasce in poliestere, soprattutto per la messa in sicurezza di torri e campanili. Nonostante le innovazioni però, le opere si realizzarono in modo disomogeneo e senza specifiche linee guida, spesso risultando molto costose a causa del noleggio prolungato nel tempo di alcuni dei sistemi impiegati (quest’ultimo problema si presenta ancora oggi, con sistemi a noleggio tutt’ora in opera nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016). A seguito del terremoto del Pollino del 1998 venne istituito un Comitato Tecnico Scientifico, il quale promosse la realizzazione del primo documento finalizzato a dare omogeneità e direzione alle opere di messa in sicurezza, redatto dall’ing. Di Pasquale e dal prof. Dolce (Di Pasquale, Dolce 1999). Nonostante importanti specifiche su interventi

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