Sicurezza del patrimonio culturale. Rapporto finale.

33 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi cui sono esposti i beni culturali al fine di migliorare la capacità della Protezione Civile (CP) di prevenirne e mitigarne gli impatti legati a diversi disastri. Le principali caratteristiche e funzionalità che l’EID ha proposto nell’ambito del progetto RESCULT sono: i) consentire la rappresentazione su mappa dei beni culturali europei consentendo l’archiviazione di informazioni come la classificazione, l’ubicazione, la proprietà, la vulnerabilità, ecc.; ii) formare un archivio storico dei disastri (incendi, terremoti, inondazioni, indotti dall’uomo), raccogliendo informazioni non solo temporali ma anche relative a magnitudo, dati tecnici, danni causati, ecc.; iii) consentire di produrre mappe di rischio; iv) garantire un’interoperabilità con programmi di modellazione 3D per preservare la memoria del bene e supportare il restauro post emergenza. Anche nei progetti di ricerca Progetto DPC-ReLUIS 2010-2013 (Tav. 1) e nel progetto P.A.T.C.H. – finanziati rispettivamente dal Dipartimento della Protezione Civile, dalla Commissione Europea e dalla Direzione Generale Aiuti Umanitari e Protezione Civile (DG ECHO) si pone l’attenzione alla valutazione della vulnerabilità degli oggetti d’arte. In dettaglio nel progetto DPC-ReLUIS 2010-2013 si individua una metodologia per valutare in modo speditivo la vulnerabilità di statue e oggetti museali. Lo scopo di tale indice speditivo è quello di consentire, anche a personale non specializzato, una ricognizione a larga scala del patrimonio museale, con particolare riferimento alle statue e all’oggettistica. Esso assimila la statua/oggetto esposto a un elemento rigido suscettibile di ribaltamento in condizioni sismiche e, tramite una analogia con modelli meccanici di cui è noto il comportamento, consente immediatamente una stima della vulnerabilità della statua espressa da un indice speditivo. I risultati forniti dall'analisi speditiva sono stati validati per confronto con quanto osservato per alcune statue ospitate nella Galleria Nazionale dell’Umbria (Borri e De Maria 2013). Su tali manufatti è stato condotto un rilievo di dettaglio per mezzo di scansione laser che ha consentito di determinarne la forma e le caratteristiche inerziali reali. A partire dalle effettive caratteristiche delle statue scansionate si è valutata la loro suscettibilità al ribaltamento determinando sia l'indice di vulnerabilità sia l'effettiva accelerazione di attivazione del meccanismo della statua reale. I risultati trovati mostrano un buon accordo sia dal punto di vista relativo della vulnerabilità di una statua rispetto all'altra, sia dal punto di vista assoluto della attitudine al ribaltamento di una data statua

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExODM2NQ==