Sicurezza del patrimonio culturale. Rapporto finale.

28 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi Keywords Beni culturali, beni mobili, collaborazione autorità nazionali di protezione civile. Output Considerando l'inestimabile valore universale del patrimonio culturale e l'importanza della sua conservazione e salvaguardia, PROMEDHE ha due obiettivi generali: in primo luogo, contribuire all'aumento del dialogo e degli scambi tra Cipro, Israele, Italia, Giordania, Palestina e altri Stati membri dell'UE sulla gestione delle catastrofi, al fine di rafforzare la collaborazione tra le rispettive autorità nazionali di protezione civile; in secondo luogo, sviluppare strumenti e risorse per migliorare la salvaguardia del patrimonio culturale creando pool nazionali di esperti in grado di lavorare congiuntamente a livello nazionale e regionale. PROMEDHE mira a rafforzare le capacità e le procedure delle risorse nazionali per ottimizzare la loro risposta ai disastri naturali, prestando particolare attenzione alla sicurezza delle persone, nonché al paesaggio e ai siti archeologici e culturali situati nella regione. L'obiettivo del progetto è creare una rete regionale transfrontaliera di esperti per cooperare e condividere le esperienze nel campo della protezione del patrimonio culturale durante la gestione dei disastri. A tal fine, PROMEDHE mira a creare un terreno fertile per le autorità di protezione civile coinvolte, promuovendo un approccio e una metodologia comuni. Website https://www.montesca.eu/promedhe/ Specifici aspetti emersi dalla consultazione degli articoli scientifici a livello nazionale e internazionale e dei risultati raggiunti nei progetti di ricerca sono riportati nel seguito, dopo un breve excursus sullo stato dell’arte della riduzione del rischio sismico degli oggetti d’arte, con particolare riferimento a quelli contenuti nei musei. Stato dell’arte Il problema della riduzione del rischio sismico degli oggetti d’arte, con particolare riferimento a quelli contenuti nei musei, è stato affrontato per la prima volta nel 1983 dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles in California. Da allora, il J. Paul Getty Museum ha avviato un filone di ricerca finalizzato all’approfondimento del comportamento degli oggetti d’arte in caso di terremoti e allo sviluppo di tecniche per la protezione degli oggetti d’arte dai danni causati dai terremoti (Podany 2017; 2015; 2009; 2008; 1998; 1996, 1991). Il filone di ricerca ha approfondito diversi aspetti, delineando un percorso ben definito da seguire per realizzare misure di mitigazione del rischio sismico degli oggetti d’arte7. Tale percorso è costituito dai seguenti step: • determinazione del grado di rischio tollerabile per la collezione; • identificazione e caratterizzazione del rischio; • stima dell’accelerazione attesa nel sito di interesse; • caratterizzazione della risposta sismica dell'edificio; • caratterizzazione, in termini generali, del comportamento sismico degli oggetti d’arte, tenendo conto della varietà delle loro forme, delle caratteristiche dei materiali, della dell'ubicazione all'interno dell'edificio e delle condizioni di esposizione/stoccaggio; 7 Podany, Jerry. «An Overview of Seismic Damage Mitigation for Museums», 26. Beijing and Shanghai China, 2015.

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