Sicurezza del patrimonio culturale. Rapporto finale.

18 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi 2018, Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni (MIT 2018) a cui sottostà in un rapporto di reciproca subalternità. La Direttiva rappresenta infatti una sintesi auspicabile nel delicato bilanciamento tra sicurezza e conservazione, fornendo ai tecnici gli strumenti normativi e analitici per valutare la sicurezza sismica dei beni culturali in una prospettiva in parte diversificata e più specificatamente approfondita rispetto a quella proposta dalle Norme Tecniche per le Costruzioni al capitolo 8 dedicato agli edifici esistenti non tutelati. In particolare, essa ha la finalità di superare l’approccio puramente prescrittivo delle normative tecniche antecedenti all’entrata in vigore del d.m. del MIT 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni (MIT 2008), le quali favorivano interventi di consolidamento estensivi e standardizzati, basati su modelli strutturali definiti a priori derivanti dalle nuove costruzioni. Al contrario la Direttiva evidenzia come solo attraverso una corretta e approfondita conoscenza preliminare del bene storico possano essere valutati anche minimi interventi per migliorare sensibilmente la sicurezza sismica e la tutela della fabbrica storica. Questo approccio permette di ottenere risultati attendibili solo se fondato su una completa comprensione dell’edificio e della sua storia edificatoria fatta di modifiche e ricostruzioni, nonché sull’uso di modelli attendibili della valutazione della sicurezza strutturale di strutture con morfologia diversa rispetto alle nuove costruzioni. Il limite attuale della Direttiva è la sua specificità nel solo campo degli edifici in muratura portante, che sebbene rappresenti il contesto monumentale maggiormente diffuso, tuttavia lascia scoperto il più recente panorama degli edifici in cemento armato del secolo scorso. In un futuro prossimo è auspicabile il raggiungimento di una maggiore autonomia normativa da parte del MIC, che non ha ancora provveduto ad allineare la Direttiva all'ultima versione del MIT 2018. Tale aggiornamento potrebbe rappresentare l'occasione di emettere un decreto da parte del MIC per avere autonomia ministeriale nella valutazione della sicurezza strutturale dei beni culturali, in termini prestazionali e non più dipendenti dal MIT 2018, fino a istituire una sorta di genio civile ad hoc per le autorizzazioni sismiche sui beni culturali. Nella Direttiva viene posta attenzione agli interventi di restauro come fase progettuale interdisciplinare, in cui è compreso anche il progetto di miglioramento sismico, come alternativa all’adeguamento. L’obiettivo è evitare opere superflue sul bene culturale tali da pregiudicare la conservazione dei suoi caratteri storico-architettonici ed artistici, favorendo il criterio del minimo intervento. Si introduce il concetto per cui nel campo dei beni culturali è opportuno calibrare consapevolmente un livello di rischio sismico adeguato rispetto a quanto richiesto nelle strutture ordinarie, evitando di intervenire in modo contrario ai criteri di conservazione del patrimonio culturale. La sicurezza delle

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