13 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi La vulnerabilità sismica è la propensione di una struttura o dei beni in essa contenuti a subire un danno di un determinato livello, a fronte di un evento sismico di una data intensità. L’esposizione è correlata all’incolumità delle persone e al valore dei beni mobili e immobili contenuti in un edificio; essa è una misura dell’importanza del bene esposto al rischio sismico. I principali fattori che determinano il grado di esposizione sono: in numero di persone presenti, la destinazione d’uso, il valore economico dell’edificio e dei suoi contenuti, il valore storico-artistico dell’immobile, le attività svolte al suo interno. La ricerca ha approfondito la normativa antisismica e l’applicazione di buone pratiche di sicurezza sia per i beni mobili che per i beni immobili. 2.2 La normativa in Italia L’evoluzione storica L’evoluzione della normativa sismica è storicamente legata al verificarsi di terremoti devastanti che nel tempo ha delineato una palese relazione di causa-effetto tra evento sismico e norma corrispondente. Nel seguito si riporta un breve excursus sull’evoluzione normativa al presentarsi di eventi sismici di cui le informazioni relative a data di accadimento e intensità sono state reperite dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15)1 realizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Particolare attenzione meritano due eventi che hanno interessato la provincia di Foggia, i cui effetti furono particolarmente distruttivi con una magnitudo Mw di oltre 6 sulla scala Richter e un'intensità sulla scala Mercalli, I0, di X: terremoto della Capitanata del 30 luglio 1627 (Mw 6.66) e terremoto del Gargano del 31 maggio 1646 (Mw 6.72). A seguito dell'evento del 1627, in particolare, fu brevettato il primo metodo di costruzione antisismico conosciuto in Italia, noto come “costruzione baraccata alla beneventana”. L’utilizzo del sistema baraccato come misura antisismica fu confermato dalla l. marzo 1784 Istruzioni per la ricostruzione di Reggio emanata da Ferdinando IV di Borbone per riparare i danni indotti dalla sequenza sismica che interessò l’area dello stretto di Messina e la Calabria meridionale tra il 5 febbraio e il 28 febbraio 1783 e che culminò 1 Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15): https://emidius.mi.ingv.it/CPTI/
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