Sicurezza del patrimonio culturale. Rapporto finale.

12 Ricerca • Sicurezza del patrimonio culturale Rapporto di sintesi A tal fine l’indagine condotta si sofferma anche su ulteriori settori sui quali sarebbe auspicabile, partendo da quanto già fatto per gli aspetti strutturali degli edifici storici, avere linee d’indirizzo e approcci metodologici condivisi. La seconda parte del Rapporto di ricerca è, in particolare, incentrata sull’analisi di alcuni progetti di ricerca inerenti alla protezione delle opere d’arte dalle azioni sismiche che, analogamente agli edifici, richiedono accorgimenti e tecniche specifiche, pensate e progettate in relazione alla tipologia degli oggetti stessi e alla sismicità della zona in cui sono collocati. 2.1 La ricerca sulla prevenzione e riduzione del rischio sismico Il delicato bilanciamento tra sicurezza e conservazione è alla base della ricognizione intrapresa in questa sezione del rapporto, al fine di evidenziare i punti di forza e le criticità nella redazione dei progetti di riduzione del rischio sismico, inteso come probabilità di perdita totale di un bene o parziale di un ‘elemento’ per effetto di eventi sismici, a loro volta caratterizzati da probabilità di accadimento. L’elemento a rischio può essere, prima di tutto, la vita umana all’interno della costruzione, e la costruzione stessa in quanto testimonianza di un alto valore storico-architettonico (beni immobili), come anche beni mobili in essa presenti (per esempio, oggetti di valore storico esposti nei musei). A differenza delle nuove costruzioni o degli edifici esistenti, i beni culturali sono costruzioni o oggetti unici e insostituibili per il loro alto valore storico, pertanto diventa fondamentale, oltre all’incolumità delle persone, salvaguardare anche l'immobile nei sui aspetti strutturali (testimonianza della storia della tecnica costruttiva) e architettonici, il suo apparato decorativo e i beni mobili ivi contenuti. Il concetto di rischio è perciò molto ampio ed è riferito a qualsiasi evento, in particolare un terremoto, che possa direttamente o indirettamente danneggiare il bene di interesse culturale. Il rischio sismico è determinato dalla combinazione di tre fattori: pericolosità, vulnerabilità ed esposizione. La pericolosità sismica di un territorio è rappresentata dalla frequenza e dalla magnitudo dei terremoti che su di esso si sviluppano, ovvero dalla probabilità che, in un fissato lasso di tempo, in detto sito un parametro che descrive il moto sismico superi un valore prefissato. Nel d.m. del MIT 17 gennaio 2018 Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni (MIT 2018) tale lasso di tempo, espresso in anni, è denominato “periodo di riferimento” VR e la probabilità è denominata “probabilità di eccedenza o di superamento nel periodo di riferimento” PVG.

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