Minicifre della cultura. Edzione 2023

87 EDITORIA E STAMPA LE POLITICHE PUBBLICHE Per far fronte alla crisi del settore editoriale e dei quotidiani, sono state adottate negli anni diverse misure di sostegno da parte dello Stato. Dal 2016 è attivo il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, cui afferiscono tutte le risorse statali destinate alle diverse forme di sostegno all’editoria, nonché nuovi canali di finanziamento provenienti dall’extra gettito del canone di abbonamento alla televisione e dal gettito annuale di un contributo di solidarietà da parte dei soggetti previsti dalla stessa legge⁶. Con la Legge di Bilancio 2017, inoltre, è stato istituito il bonus “tax-credit librerie”, disponibile dal 2018 a beneficio degli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati, ancora attivo. Per contrastare le ricadute economiche della pandemia, un contributo complessivo di 12 milioni di euro è stato destinato agli editori di arte e turismo per il periodo 2020-2021, mentre 4 milioni di euro sono stati riservati ai piccoli editori per lo stesso biennio. Un’altra misura di sostegno è stata predisposta per i traduttori editoriali nel 2020, con un contributo pari a 5 milioni di euro. Al 2021, risale il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, con dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e 140 milioni di euro per l’anno 2023⁷. Gli interventi previsti riguardano: un contributo per nuovi contratti di assunzione a tempo indeterminato di giornalisti e professionisti under 36; un contributo per la trasformazione di contratti giornalistici a tempo determinato ovvero di collaborazione coordinata e continuativa in contratto di assunzione a tempo indeterminato; un “bonus edicole” erogato una tantum (esistente dal 2020). A supporto, in particolare, dell’industria dei quotidiani esistono diverse forme di contributo pubblico rappresentate nella tabella a fianco, oltre a numerosi crediti d’imposta per investimenti pubblicitari incrementali, edicole, servizi digitali, acquisto della carta e distribuzione delle testate edite. Si segnalano, infine, il fondo istituito per promuovere la lettura, cui sono state destinate annualmente risorse pari a 1 milione di euro tra il 2018 e il 2022, e un contributo di mezzo milione di euro che dal 2020 viene annualmente erogato dal Ministero della Cultura come premialità a sostegno della città italiana nominata Capitale italiana del libro.⁸ 6 <https://www.informazioneeditoria.gov.it> consultato il —6/1—/2—23. 7 <https://informazioneeditoria.gov.it/it/attivita/le-misure-del-fondo-straordinarioper-gli-interventi-di-sostegno-all-editoria/fondo-straordinario-per-leditoria/> consultato il —6/1—/2—23. 8 Le città insignite del titolo di Capitali italiane del libro sono state Chiari nel 2—2—, Vibo Valentia nel 2—21, Ivrea nel 2—22 e Genova nel 2—23. Per un maggiore approfondimento, si veda il paragrafo dedicato a questo tema nel capitolo 7. Risorse economiche per la cultura, p. 179.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExODM2NQ==