43 BIBLIOTECHE E ARCHIVI DI STATO LE BIBLIOTECHE L’Istat, inoltre, attraverso l’Indagine sulle biblioteche, rileva annualmente dati sulle biblioteche pubbliche e private, presenti e attive sul territorio nazionale, con l’esclusione delle biblioteche universitarie e scolastiche, di quelle prive di un sistema di catalogazione e che non sono aperte e fruibili dal pubblico. Nel 2021, le biblioteche così censite erano 7.886, ubicate in netta prevalenza nel Nord Italia (in particolare in Lombardia e Veneto). Il materiale posseduto dalle biblioteche è per lametà dei casi di tipo specialistico e per un quarto di natura multidisciplinare². Le funzioni prevalenti svolte da queste realtà sono legate alla pubblica lettura³ (in oltre sette casi su dieci), mentre è decisamente inferiore la presenza di servizi specialistici o legati alla conservazione del patrimonio librario storico. Secondo rilevazioni del 2022, la consistenza del materiale posseduto dalle biblioteche statali nel 2021 ammontava a oltre 203.002 volumi manoscritti, 26.358.079 volumi stampati, 34.272 incunaboli, 338.261 cinquecentine, 7.559.923 opuscoli e 51.917 periodici in corso⁴. La quantità di materiale posseduto variava da Regione a Regione concentrandosi per una buona percentuale in Toscana (32%), Lazio (29%), Campania (9%) e Lombardia (8%). Le due Biblioteche nazionali centrali, quella di Roma e quella di Firenze, conservano tutta la produzione editoriale italiana, svolgendo la funzione di “deposito legale”⁵. Secondo l’Istat⁶, al 2021 solo il 22%delle biblioteche italiane aveva avviato processi di digitalizzazione del proprio patrimonio. Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero della Cultura, con la cooperazione delle Regioni e del Ministero dell’Università e della Ricerca e coordinata dall’ICCU. Attualmente (2023) la rete SBN è composta da 6.788 biblioteche sul territorio nazionale. 2 Ci si riferisce alla dotazione libraria acquisita e conservata da una biblioteca, sia periodica sia documentaria, inclusi gli audiovisivi, i manoscritti, le annate di periodici, le tesi di laurea, le banche dati e i CD-ROM. Nel primo caso si tratta di materiale inerente prevalentemente una specifica materia o disciplina, mentre nel secondo d’interesse generale, cioè materiale inerente più argomenti o discipline. 3 Ovvero che svolgono servizi informativi per un’utenza generalizzata e spesso si rivolgono a comunità locali. 4 Dati forniti dall’Ufficio di Statistica della Direzione generale Bilancio e dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore per l’anno 221. 5 <http://www.bncrm.beniculturali.it/it/92/deposito-legale> consultato il 17/1/223. 6 Istat, Indagine sulle biblioteche. Anno 221.
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