Minicifre della cultura. Edzione 2023

178 MINICIFRE DELLA CULTURA EDIZIONE 2023 LE CAPITALI DELLA CULTURA E DEL LIBRO Capitale europea della cultura Nel 1985 il Consiglio dei Ministri europei lanciò l’iniziativa Città europea della cultura che, nel 1999, prese poi il nome di Capitale europea della cultura. Tale iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare la ricchezza e la pluralità culturale dell’Europa e di incentivare gli scambi culturali fra gli Stati membri e i rispettivi cittadini. Ogni anno una giuria composta da rappresentanti delle istituzioni europee e dei Paesi candidati designa una o più città vincitrici e valuta l’opportunità di raccomandare l’assegnazione del premio Melina Mercouri da parte della Commissione europea (attualmente pari a unmilione e mezzo di euro, finanziati a valere sul programma Creative Europe). Dall’anno di istituzione del programma, hanno ottenuto il riconoscimento le città italiane di Firenze (1986), Bologna (2000) e Genova (2004). Nel 2019 è stato il turno di Matera, nominata Capitale europea della cultura insieme alla città bulgara di Plovdiv su un totale di 20 città italiane candidate¹². Nel 2025, invece, l’Italia sarà coinvolta con Gorizia, assegnataria del titolo insieme alla città slovena Nova Gorica. 12 La rosa italiana di candidate a Capitale europea della cultura per l’anno 2—19 includeva le seguenti città: Aosta, Bergamo, Cagliari, Caserta, Città diffusa Vallo di Diano e Cilento con la Regione Campania e il Mezzogiorno d’Italia, Erice, Grosseto e la Maremma, L’Aquila, Lecce, Mantova, Palermo, Perugia con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Siena, Siracusa e il Sud-Est, Taranto, Urbino, Venezia con il Nord-Est. LE POLITICHE PUBBLICHE NAZIONALI

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