Minicifre della cultura. Edzione 2023

159 RISORSE ECONOMICHE PER LA CULTURA smus+, che offre opportunità di mobilità e cooperazione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa. A fianco dei finanziamenti pubblici, inoltre, negli anni ha acquisito sempre più peso il supporto al settore culturale da parte di soggetti privati. Tra il 2018 e il 2022 l’introduzione dell’Art bonus ha incentivato donazioni da parte di imprese, enti e persone fisiche, mentre le risorse stanziate dalle Fondazioni di origine bancaria – a seguito di un periodo di flessione, connesso anche alla crisi pandemica – hanno ripreso a crescere nel 2021. Dal punto di vista della domanda, tuttavia, l’avvento della pandemia ha determinato un forte calo dei consumi culturali, con un conseguente decremento della spesa a essi collegata; tale andamento è confermato dall’indagine dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) sui consumi delle famiglie, che evidenzia come tra il 2018 e il 2021 vi sia stata una diminuzione della spesa media mensile in cultura da parte delle famiglie italiane. Da ultimo, vengono illustrate alcune politiche pubbliche gestite dal Ministero della Cultura tra il 2018 e il 2022, ritenute esemplificative dell’operato del dicastero. Tra queste, in primis, le iniziative Capitale italiana della cultura e Capitale italiana del libro, nate sulla scorta dell’iniziativa Capitale europea della cultura. Tali riconoscimenti, oltre a rappresentare un’occasione di notevole visibilità per le città aggiudicatarie, possono prevedere l’assegnazione di contributi ad hoc per la realizzazione dei progetti presentati in fase di candidatura. Come ulteriore politica pubblica è stato considerato, infine, il Bonus cultura, iniziativa introdotta dal Ministero della Cultura nel 2016 per promuovere e favorire la partecipazione culturale dei giovani. Le informazioni riportate nel capitolo sono riconducibili prevalentemente a dati provenienti da Eurostat, dalla Commissione europea, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), dal Ministero della Cultura e da indagini dell’Istat. Altri dati sono tratti, invece, da rapporti e database

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExODM2NQ==