15 missione europea, quando ha varato il programma Creative Europe 2014-2020 per i settori culturali e creativi, ha indicato tra le quattro sfide da affrontare la scarsità di dati comparabili in campo culturale, segnalando la conseguente difficoltà di individuare i problemi e la loro portata e di sviluppare politiche basate sull’evidenza. Quando vengono affrontati questi temi, ricorre, quasi retoricamente, l’aforisma coniato daWilliamEdwards Deming «senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione», che restituisce una visione inoppugnabile nella sua linearità; se riferita al settore culturale, dà altresì luogo a diverse inferenze. Il campo di osservazione comprende una molteplicità, non solo di domini e tipologie di attività, ma anche una pluralità di fonti tra loro non interrelate sia sul versantemetodologico sia nella diffusione dei dati. Un panorama informativo dalle ampie risorse all’interno del quale non è sempre facile orientarsi – peraltro nessuna fonte è a tutti gli effetti esaustiva – che, relativamente agli strumenti di indagine adottati, inevitabilmente presenta disallineamenti tra i diversi domini. Il progetto di ricercaMinicifre della cultura, che ricomprende questa pubblicazione, pone in primo piano i dati quantitativi forniti dalle istituzioni statistiche ufficiali, integrandoli con elementi provenienti da altre fonti; persegue con successo l’obiettivo di proporre una rappresentazione del settore culturale organica, approfondita. Delinea unmodello di aggregazione e interpretazione dei dati e delle informazioni statistiche rispondente alle esigenze conoscitive di istituzioni, imprese e operatori; va sottolineato che l’insufficienza di dati attendibili e comparabili rappresenta uno dei limiti che si incontrano nella progettazione e dunque nelle attività di gestione, della cultura. Il progetto definisce rotte di navigazione riconoscibili e ripercorribili, gettando le basi per un lavoro permanente di monitoraggio utile e necessario per valutare gli andamenti e prefigurare sviluppi e prospettive del nostro sistema culturale. Non di meno, la pubblicazione degli esiti della ricerca, svolgendo una funzione divulgativa, facilita l’accesso dei diversi pubblici della cultura all’informazione e alla conoscenza. Il prodotto editoriale Minicifre della cultura, semplice e utilissimo, del quale il Ministero della Cultura aveva intuito la rilevanza con grande anticipo sui tempi, torna ora disponibile in una veste rinnovata e ampliata. Un contributo alla comprensione di quanto sia grande, profondo, ricco e vario il mondo dei settori culturali, dagli archivi alle biblioteche, dal patrimonio tangibile e intangibile alle arti performative, dal cinema, alla radio, alla televisione, dal libro alla musica, alla pittura, alla scultura e all’architettura. Un mondo che è al tempo stesso una risorsa straordinaria per il Paese e una creatura delicata e bisognosa di cura e sostegno continuo e attento, attraverso politichemirate, anche grazie a un sistema di statistiche che èmaturato e che offrirà al lettore più di qualche piacevole sorpresa. Annalisa Cicerchia Università di Roma Tor Vergata Antonio Taormina Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
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