Come si misura la cultura?

COME SI MISURA LA CULTURA? Il manuale per navigare tra dati, fonti, indicatori

2022 Scuola dei beni e delle attività culturali Via del Collegio Romano 27 00186 Roma www.fondazionescuolapatrimonio.it EDIZIONE CARTACEA / PRINTED EDITION ISBN 979-12-80311-08-5 EDIZIONE DIGITALE / ONLINE DIGITAL EDITION ISBN 979-12-80311-09-2 DOI 10.53125/ 979-12-80311-09-2 I testi sono rilasciati con licenza Creative Commons Attribution ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0: https://creativecommons.org/licenses/ by-sa/4.0/legalcode). La licenza consente di condividere i contenuti con qualsiasi mezzo e formato, di modificare i contenuti per qualsiasi fine, anche commerciale, purché sia inserita una menzione di paternità adeguata, sia fornito un link alla licenza, sia indicato se sono state effettuate delle modifiche e i materiali modificati siano distribuiti con la stessa licenza dei contenuti originari.

COME SI MISURA LA CULTURA? Il manuale per navigare tra dati, fonti, indicatori a cura di Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali

RICERCA IDEAZIONE E COORDINAMENTO Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali Associazione per l’Economia della Cultura coordinamento tecnico-scientifico GRUPPO DI LAVORO Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali Ideazione Marcello Minuti coordinatore generale Coordinamento Alessandra Ferrighi responsabile area Ricerca Associazione per l’Economia della Cultura Alessandro Leon segretario generale Annalisa Cicerchia coordinatrice scientifica Alfredo Valeri direttore di ricerca Chiara De Blasi esperta senior Giulia Sbianchi esperta senior VOLUME A cura di Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali Testi a cura di Associazione per l’Economia della Cultura Annalisa Cicerchia Chiara De Blasi Giulia Sbianchi Alfredo Valeri Editing Chiara Braidotti Progetto grafico e impaginazione Tipiblu.com

PREFAZIONE 9 INTRODUZIONE 13 I dati e le fonti statistiche sulla cultura in Italia 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE 17 2 BIBLIOTECHE 35 3 LUOGHI E ATTIVITÀ DELLO SPETTACOLO 43 4 ATTIVITÀ CULTURALI 53 5 OCCUPAZIONE CULTURALE 85 6 PARTECIPAZIONE CULTURALE 105 7 SPESA DELLE FAMIGLIE E INDICE 117 DEI PREZZI PER BENI E SERVIZI CULTURALI 8 SPESA PUBBLICA PER LA CULTURA 133 9 COMMERCIO INTERNAZIONALE 147 DI BENI E SERVIZI CULTURALI 10 TURISMO CULTURALE 175 11 CULTURA E BENESSERE 191 POSTFAZIONE 197 Il quadro di riferimento sui dominii culturali a livello europeo APPENDICI Indice delle fonti 214 Codici NACE Rev.2 e ATECO 2007 217 per le statistiche sulla cultura Glossario dei nomi, dei termini e degli acronimi 225 Riferimenti bibliografici 233 INDICE

8 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI

9 PREFAZIONE Tra i tanti ambiti di ricerca affrontati dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, uno dei temi che presenta oggi un crescente interesse è quello delle metriche, della conoscenza e condivisione dei dati, della loro utilizzazione nell’agire quotidiano e nelle politiche. In una società sempre più digitale, con una moltiplicazione e stratificazione di dati in ogni fase della nostra vita, i sistemi di conoscenza a supporto delle decisioni presentano infatti una possibilità di evoluzione davvero sconfinata.

10 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI Questo vale per tutti i settori dell’economia e della società e, in alcuni casi, quelle che pochi anni fa erano sperimentazioni sono ormai concrete realtà. Pensiamo ai complessi algoritmi chemuovono le decisioni delle grandi multinazionali, o anche solo a uno smartphone che orienta le nostre scelte quotidiane in funzione di altri algoritmi, piccoli ma potenti, che suggeriscono dove mangiare, cosa comprare, come vestirsi. L’economia pubblica segue questa tendenza e, in alcuni settori, assistiamo a sistemi di decisione basati su dati e statistiche piuttosto sofisticati: nella sanità, nel trasporto pubblico, nell’ambiente. Numeri, dati, informazioni che aiutano a conoscere e valutare, e che possono spostare scelte importanti. Nel settore della cultura, sempre più articolato e complesso, esiste un’enorme potenzialità ancora non del tutto sfruttata che abbiamo voluto provare ad affrontare con questo volume. Il sistema dei dati, delle fonti statistiche, dellamisurazione dei fenomeni connessi al patrimonio culturale e, più in generale, al mondo che ruota attorno alla produzione e al consumo culturale ha visto importanti evoluzioni negli ultimi anni, anche grazie al prezioso contributo delle principali istituzioni del settore (come Ministero della cultura, Istat, SIAE). Ma appare necessario investire energie in un processo di sistematizzazione, integrazione e restituzione complessiva del sistema conoscitivo che possa favorire l’accesso ai dati ad ampia scala e inmodo organico, per informare correttamente le analisi e sostenere efficaci processi decisionali. Da questo nasce l’idea di Come si misura la cultura? Il manuale per navigare tra dati, fonti, indicatori, una guida per conoscere il sistema delle fonti, una sorta di bussola per orientarsi tra banche dati, siti web, informazioni e indicatori. Uno strumento che speriamo si riveli utile a chi studia i fenomeni della cultura, a chi decide e programma, ai professionisti del settore. Le fonti relative ai principali settori di attività a scala nazionale – da musei, monumenti e aree archeologiche, alle biblioteche e ai luoghi dello spettacolo, alla spesa pubblica per la cultura e al turismo culturale – sono raccolte in undici capitoli, contrassegnati ognuno da un colore che ne agevola la consultazione. In ciascuno di essi sono descritte le indagini e i rilevamenti periodici, ripetitivi e stabili nel tempo, che

PREFAZIONE 11 hanno un aggiornamento costante e in continuità temporale e consentono quindi letture e analisi più solide, utili per delineare trend e visioni future. Le informazioni sono organizzate in schede omogenee con un banner di dati generali completo di titolo del rilevamento, ambito di rilevazione, enti responsabili, riferimento alle pagine web con link e QR code di rinvio diretto alle fonti. Seguono brevi testi sugli obiettivi e i contenuti del rilevamento e sugli aspetti metodologici di raccolta e restituzione dei dati. In chiusura troviamo una postfazione dedicata al quadro europeo delle statistiche culturali. Il volume è inoltre corredato da vari apparati: un indice delle fonti, un glossario dei termini tecnici utilizzati completo della descrizione delle maggiori istituzioni coinvolte nei rilevamenti, un elenco dei codici utilizzati per classificare le attività economiche e una raccolta di riferimenti bibliografici. È un primo passo per definire unamappa utile a orientarsi, una traccia inziale per un lavoro che certamente non si esaurisce qui ma può suggerire interessanti sviluppi futuri. VINCENZO TRIONE Presidente Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali ALESSANDRA VITTORINI Direttore Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali

12 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI

13 Come noto, il campo culturale è molto vasto e articolato, abbracciando ambiti estremamente eterogenei cui fanno capo attività, beni, prodotti e servizi di natura materiale e intangibile frutto dell’arte e della creatività umana. Un mondo tutt’altro che statico, che si evolve, innova e rigenera continuamente, assieme alle dinamiche di trasformazione che investono la società. I dati e le fonti statistiche sulla cultura in Italia INTRODUZIONE

14 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI Negli ultimi vent’anni nel nostro Paese si è progressivamente manifestata la crescente esigenza di un quadro informativo integrato nel settore culturale e creativo, con le sue articolazioni interne, in risposta alle spinte provenienti prevalentemente dal mondo della ricerca e della formazione accademica e post-universitaria (che ha visto un fiorire di corsi e master specializzati su questi ambiti), come dal settore della progettazione culturale (sovente su impulso della Commissione europea) e da quello della valutazione degli impatti generati sul tessuto economico e sociale dagli investimenti per la cultura. In particolare, per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dei programmi nazionali e regionali finanziati con fondi europei, l’Unione europea richiede la produzione di indicatori di risultato e di output per ogni tipo di progetto o programma di intervento pubblico legato alla cultura e allo sviluppo, indicatori radicati su dati e informazioni di natura statistica. A fronte di queste necessità, si rileva da parte di molti amministratori pubblici un’ingente mancanza di conoscenza anche generale di ciò che esiste ed è disponibile nell’ambito dellamisurazione del settore culturale e creativo. Tenuto conto di tale scenario, in questo primo esercizio di sistematizzazione delle fonti informative si è scelto di affrontare in chiave analitica quelle aree che negli ultimi anni hanno maggiormente interagito e si sono interfacciate più direttamente con l’ambito strategico delle politiche del patrimonio culturale. Gli undici capitoli tematici che seguono offrono, dunque, un focus approfondito sulle principali fonti ufficiali di dati e informazioni inerenti alle dimensioni della gestione, produzione e consumo relative a musei, monumenti e aree archeologiche, biblioteche, spettacolo, attività culturali, occupazione, partecipazione culturale, spesa delle famiglie e spesa pubblica per la cultura, commercio internazionale di beni e servizi culturali, turismo culturale e rapporti fra cultura e benessere. La struttura dei capitoli, sostanzialmente omogenea malgrado le differenze sostanziali nelle tematiche di volta in vota analizzate, è pensata per rendere questo strumento il più possibile intuitivo ed efficace per le diverse categorie di fruitori che necessitino di orientarsi fra fonti e indicatori relativi alle dimensioni-chiave del sistema culturale pubblico e privato: dagli operatori culturali, ai ricercatori, agli studenti, ai decisori pubblici, sino agli utenti meno esperti.

15 I DATI E LE FONTI STATISTICHE SULLA CULTURA IN ITALIA Dopo una sintetica introduzione sulle caratteristiche dell’ambito specifico di indagine e sui principali enti detentori dei dati e delle informazioni di riferimento, vengono illustrate sotto forma di ‘schede analitiche’ le fonti accreditate, definendone obiettivi e contenuti, così come eventuali limiti e aspetti di criticità nella disponibilità di dati utili a descriverne compiutamente i fenomeni. Per ciascuna fonte vengono, inoltre, descritti l’impostazione metodologica adottata per la rilevazione e i canali attraverso cui le informazioni sono restituite e possono essere fruite dal soggetto interessato. In calce a ciascun capitolo tematico è presente, infine, un prospetto riepilogativo delle fonti analizzate, con i link diretti alle relative pagine web.

17 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE Le statistiche culturali su musei, monumenti e aree archeologiche in Italia sono prodotte principalmente dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dal Ministero della cultura (MiC), in collaborazione con le Regioni e le Province autonome. Per quanto concerne gli istituti culturali, le rilevazioni censuarie coprono molteplici campi, fra cui lo status giuridico, la tipologia, l’offerta culturale e le collezioni, nonché gli aspetti organizzativi e gestionali, gli addetti, i visitatori, gli introiti, le relazioni con le altre istituzioni culturali e il territorio. Di seguito vengono illustrate le principali fonti informative sull’argomento.

18 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI Si tratta di una rilevazione di carattere censuario condotta annualmente dall’Istat in collaborazione con il Ministero della cultura e le Regioni e Province autonome dal 2017. L’indagine è finalizzata a rilevare e diffondere informazioni su musei e istituzioni assimilabili, pubbliche e private, statali e non (gallerie, pinacoteche, aree e siti archeologici, monumenti e complessi monumentali e altre strutture espositive permanenti aperte al pubblico), e consente di mantenere aggiornata la mappatura del patrimonio culturale italiano. Nella sezione «Cultura, comunicazione e viaggi» del datawarehouse I.Stat1, l’archivio digitale contenente dati armonizzati provenienti da diverse fonti accreditate, è presente la voce «musei ed istituzioni similari», contenente i dati riguardanti i musei e gli istituti similari suddivisi per Regione e ambito territoriale, articolati per tipologia di istituto, natura giuridica, appartenenza, forma di gestione e di accesso, periodo di apertura, servizi in dotazione, visitatori, eccetera. ASPETTI METODOLOGICI La rilevazione, considerata d’interesse pubblico, è inserita nel Programma statistico nazionale2 e prevede l’obbligo di risposta. Devono, quindi, contribuirvi tutti i musei e gli altri luoghi espositivi pubblici o privati, statali e non, a carattere museale (denominati ‘istituti’) presenti sul territorio nazionale, che acquisiscono, conservano, ordinano ed espongono al pubblico beni o collezioni di interesse culturale. Ai fini dell’indagine è considerata eleggibile ogni struttura permanente che nel 2017 risultasse aperta al pubblico e fruibile. Tra gli istituti sono compresi le aree e i parchi archeologici, i monumenti, i complessi monumentali e le altre strutture espositive permanenti destinate alla pubblica INDAGINE SUI MUSEI E LE ISTITUZIONI SIMILARI AMBITO RILEVAZIONE: Musei, monumenti e aree archeologiche INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Luoghi espositivi a carattere museale pubblici e privati ENTI RESPONSABILI DELLA RILEVAZIONE: Istat, MiC, Regioni e Province autonome FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/6656> 1 <http://dati.istat.it/> consultato il 29/05/2022. Per approfondimenti si veda il Glossario. 2 Per la definizione si veda il Glossario.

19 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE fruizione. Esclusi dalla rilevazione sono, invece, gli istituti che espongono esclusivamente esemplari viventi, animali o vegetali, come orti botanici, giardini zoologici, acquari, riserve naturali, ecoparchi, ecomusei, eccetera; gli istituti che organizzano esclusivamente esposizioni temporanee e/o mostre non permanenti; le gallerie a scopo commerciale e altre realtà non destinate alla pubblica fruizione; i musei diffusi; i musei completamente digitali. Secondo l’Istat3, si definisce ‘museo/istituto statale’ «un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, di cui è responsabile il Ministero della cultura, che è aperta al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto». Per ‘museo/istituto non statale’ s’intende «un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, di cui sono responsabili soggetti pubblici diversi dal Ministero della cultura o soggetti privati (profit e no profit), aperta al pubblico, che compie ricerche riguardanti le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto». MODALITÀ DI RESTITUZIONE Attraverso il sito dell’Istat4 vengono resi disponibili i principali risultati dell’indagine, permettendo agli utenti di accedere a collezioni di dati elementari che contengono informazioni al dettaglio individuale circa individui, famiglie o imprese, ovvero i cosiddetti i file di microdati5, liberamente consultabili. I dati raccolti vengono, inoltre, riportati dall’Istat all’interno di pubblicazioni istituzionali di interesse generale (quali le edizioni del Rapporto BES e del Rapporto annuale, l'Annuario statistico italiano, Noi Italia e Italia in cifre)6 e tematico (come le periodiche Statistiche culturali, quelle report e sperimentali)7, oltre che inseriti nelle banche dati al massimo livello di dettaglio (Atlante Statistico dei Comuni (ASC)8, dell’Istat, OpenCoesione9 e altre). 3 Per entrambe le definizioni si veda A. Federici (a cura di), Indagine sui musei e le istituzioni similari. Anno 2020. Aspetti metodologici dell’indagine, Istat, Roma 2020 <https://www.istat. it/microdata/download. php?id=/import/fs/pub/ wwwarmida/204/2020/01/ Nota.pdf> consultato il 29/05/2022. 4 <http://www.istat.it/> consultato il 29/05/2022. 5 Per approfondimenti si veda il Glossario. 6 Trattandosi di fonti comuni a molti capitoli, per ulteriori dettagli a riguardo si rimanda direttamente ai riferimenti bibliografici in fondo al volume. 7 Trattandosi di fonti comuni a molti capitoli, per ulteriori dettagli a riguardo si rimanda direttamente ai riferimenti bibliografici in fondo al volume. 8 <https://asc.istat. it/ASC/> consultato il 29/05/2022. 9 <https://opencoesione. gov.it/it/> consultato il 29/05/2022.

20 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI L’indagine campionaria, che fa parte di un sistema integrato di indagini sociali, rileva informazioni fondamentali relative alla vita quotidiana degli individui e delle famiglie. A partire dal 1993 viene svolta ogni anno, consentendo di conoscere in modo approfondito diversi aspetti e abitudini degli italiani, incluso il livello di soddisfazione rispetto ai servizi di pubblica utilità e le relative aree di criticità. Scuola, lavoro, vita familiare e di relazione, abitazione e zona in cui si vive, tempo libero, partecipazione politica e sociale, salute e stili di vita sono i temi indagati. Fra questi rientrano anche i dati sulla frequenza di fruizione dei luoghi della cultura. Attraverso le sezioni «Cultura, comunicazione, viaggi» e «Spettacoli – tipo di fruitori» del datawarehouse I.Stat, in particolare, è possibile individuare i valori assoluti e percentuali di popolazione che nei dodici mesi precedenti l’intervista ha visitato almeno una volta «musei e mostre» e «siti archeologici e monumenti». I dati sono disponibili nel dettaglio in termini di classi di età, genere, titolo di studio, condizione occupazionale, Regione e tipo di Comune di residenza. ASPETTI METODOLOGICI L’indagine rientra nel Programma statistico nazionale, comprendente l’insieme delle rilevazioni statistiche necessarie al Paese e prevede, pertanto, obbligo di risposta. Il campione di riferimento è composto approssimativamente da 25.000 famiglie, distribuite in circa 800 Comuni di diversa ampiezza demografica, e le interviste interessano tutti gli individui appartenenti a tali famiglie. Queste vengono estratte casualmente da un elenco di nominativi, secondo una strategia di campionamento volta a costruire un insieme statisticamente INDAGINE MULTISCOPO SULLE FAMIGLIE: ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA AMBITO RILEVAZIONE: Musei, gallerie e aree archeologiche INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Partecipazione culturale della popolazione ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: Istat FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/91926>

21 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE rappresentativo della popolazione residente in Italia. Le informazioni vengono rilevate attraverso un questionario che si articola in più sezioni: una scheda generale con informazioni socio-demografiche (età, sesso, stato civile, titolo di studio, eccetera) per tutti i componenti della famiglia; un questionario con informazioni generali sul nucleo familiare; un questionario individuale. In fase di raccolta ci si avvale di una tecnica mista, impiegando un questionario online auto-compilato dai rispondenti (tecnica CAWI, Computer-Assisted Web Interviewing), oppure si realizza un’intervista diretta a mezzo di questionario sia elettronico che cartaceo somministrato da un intervistatore (tecnica CAPI/ PAPI, Computer-Assisted Personal Interviewing/Paper and Pencil Interviewing). MODALITÀ DI RESTITUZIONE I principali risultati dell’indagine sono disponibili sul sito dell’Istat10 sia attraverso il datawarehouse I.Stat11 sia all’interno dei report statistici che hanno per argomento «Opinioni dei cittadini», «Salute e sanità», «Cultura, comunicazione, tempo libero», «Partecipazione sociale». Ogni anno i medesimi dati vengono riportati anche in pubblicazioni a carattere generale (rapporti annuali e Annuario statistico italiano, Noi Italia, Italia in cifre)12 e, occasionalmente, nelle collane di approfondimento o analisi dell’Istat. Inoltre, i dati elementari rilevati nel corso dell’indagine vengono resi disponibili gratuitamente attraverso i file di microdati a utenti e studiosi che ne facciano richiestamotivata a fini di ricerca scientifica. Tutte le informazioni, per motivi di privacy, sono prive degli elementi identificativi del soggetto al quale si riferiscono, nonché di ogni altro fattore che consenta, anche indirettamente, il collegamento con le famiglie o gli individui che li hanno forniti. 10 <http://www.istat.it/> consultato il 29/05/2022. 11 <http://dati.istat.it/> consultato il 29/05/2022. 12 Trattandosi di fonti comuni a molti capitoli, per ulteriori dettagli a riguardo si rimanda direttamente ai riferimenti bibliografici in fondo al volume.

22 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI Non essendoci un’indagine statistica dedicata specificamente al personale impiegato all’interno delle organizzazioni, imprese e istituzioni culturali italiane, questa rilevazione rappresenta il principale riferimento settoriale. L’indagine ha la finalità di ottenere informazioni sulla situazione lavorativa, sulla ricerca di occupazione e sugli atteggiamenti verso il mercato del lavoro della popolazione in età lavorativa. La rilevazione include dati relativi al numero di occupati nel settore «attivitàmuseale» e di coloro che si occupano di «gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili». ASPETTI METODOLOGICI I parametri di interesse della rilevazione sono espressi in termini di numero di individui che possiedono un dato attributo nel periodo temporale considerato e riguardano i seguenti aggregati: forze di lavoro, occupati, persone in cerca di occupazione. La popolazione di interesse è costituita da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente emigrati all’estero, mentre esclude i membri permanenti delle convivenze. La famiglia è intesa come famiglia di fatto, ossia come un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune. La prima intervista di ogni famiglia presente nel campione è di tipo diretto, condotta mediante la già citata tecnica CAPI, mentre le tre successive sono da effettuarsi mediante intervista telefonica con tecnica CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing), con l’eccezione delle famiglie straniere e di quelle che non dispongono di un telefono fisso. RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO, DATI TRASVERSALI TRIMESTRALI AMBITO RILEVAZIONE: Musei INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Occupati ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: Istat FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/127792>

23 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE Gli ambiti territoriali di analisi sono l’intero territorio nazionale, le ripartizioni geografiche e le Regioni. A partire dal 1993, inoltre, vengono considerate anche le Province, unicamente per la costruzione di stime medie annue. MODALITÀ DI RESTITUZIONE Alla pagina web del sito dell’Istat13 relativa all’indagine è possibile scaricare i file di microdati contenenti informazioni disaggregate relative a ciascun individuo rispondente all’indagine. L’informazione sull’occupazione è fornita tramite il codice della classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat ATECO (ATtività ECOnomiche) 200714, che può essere composto da un minimo di 2 a un massimo di 6 cifre, a diversi livelli di dettaglio, qui reso disponibile dall’Istat nella lunghezza di 4 cifre (4 digit). Per risalire all’attività di interesse è sufficiente far riferimento al codice ATECO corrispondente. Attraverso il codice 91.02 è possibile individuare il numero di rispondenti occupati nel settore «attività museale», mentre coloro che si occupano di «gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili» sono identificati dal codice 91.03. La diffusione dei dati dell’indagine tiene conto delle molteplici esigenze degli utenti e si articola su diversi piani. Il primo è associato alla diffusione trimestrale del comunicato stampa; il secondo al rilascio dei dati elementari; il terzo alle elaborazioni ad hoc; il quarto alla diffusione dei risultati dettagliati in media d’anno. I risultati trimestrali vengono diffusi attraverso il datawarehouse I.Stat15. Nella struttura gerarchica del datawarehouse I.Stat, organizzata per aree tematiche, i risultati dell’indagine sulle forze di lavoro sono consultabili nella sezione dedicata. Il file per la ricerca, ovvero il file di dati elementari privi di elementi identificativi diretti, cui sono stati applicati metodi di controllo per la tutela della riservatezza, contiene la classificazione a 4 digit delle attività economiche e la classificazione a 4 digit delle professioni. Solo i dati relativi ad alcuni quesiti sono riservati e non vengono diffusi. 13 <https://www.istat.it/it/ archivio/127792> consultato il 29/05/2022. 14 <https://www.istat.it/it/ archivio/17888> consultato il 29/05/2022. Per approfondimenti si rimanda all’appendice tematica dedicata e al Glossario. 15 <http://dati.istat.it/> consultato il 29/05/2022.

24 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI Il Registro statistico delle imprese attive (ASIA – Imprese) rappresenta la base informativa di tutte le indagini Istat sulle imprese e viene utilizzato per le stime di contabilità nazionale. È costituito dalle unità economiche che svolgono arti e professioni nelle attività industriali, commerciali e dei servizi alle imprese e alle famiglie, rispetto alle quali fornisce informazioni identificative (denominazione e localizzazione) e di struttura (attività economica, addetti dipendenti e indipendenti, forma giuridica, data di inizio e fine attività, classe di fatturato). Costituisce una fonte ufficiale di dati, armonizzati a livello europeo, per le analisi sull’evoluzione della struttura delle imprese italiane e sulla loro demografia. Il registro è attivo dal 1996, le stime hanno periodicità annuale e i dati coprono l’intero territorio nazionale. Tali dati includono anche il numero di imprese attive e di addetti nelle attivitàmuseali e nei luoghi della cultura per l’intero territorio italiano e per ripartizione geografica. ASPETTI METODOLOGICI Negli ultimi anni l’Istat ha studiato nuove metodologie che utilizzano fonti informative addizionali e ha applicato tecniche di profilazione che hanno permesso di implementare la nuova unità statistica nel sistema dei registri ASIA, assicurando l’interoperabilità delle informazioni tra diverse unità e variabili di tali registri. Il processo di elaborazione dei dati prevede l’acquisizione dalle seguenti fonti: Agenzia delle Entrate, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA), Banca d’Italia, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), Seat Pagine Gialle REGISTRO STATISTICO DELLE IMPRESE ATTIVE (ASIA – IMPRESE) AMBITO RILEVAZIONE: Attività museali, luoghi e monumenti storici INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Imprese e addetti ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: Istat FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/267193>

25 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE SpA, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo (ISVAP). Una volta acquisiti, i dati vengono trattati tramite processi di trasformazione, integrazione, controllo, correzione e revisione prima di essere pronti per la pubblicazione. MODALITÀ DI RESTITUZIONE I dati relativi al numero di imprese attive e di addetti tra le attività museali, i luoghi e i monumenti storici, sono individuabili nel datawarehouse I.Stat16 con i codici ATECO 91.02 per le «attività di musei» e 91.03 per la «gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili». Tutti i dati su imprese e addetti sono accessibili sul sito dell’Istat17 secondo un calendario di rilascio annuale prefissato e pubblicato nel dicembre precedente all’anno di riferimento. I comunicati stampa con i dati congiunturali e annuali di particolare interesse per il Paese sono sempre corredati da un glossario e da una nota metodologica ispirata ai principi generali di chiarezza, esaustività e sintesi. Le serie sono gratuitamente disponibili sul datawarehouse I.Stat, da cui gli utenti possono scegliere le informazioni di interesse, costruendo tabelle personalizzate o scaricando set di microdati. 17 <http://www.istat.it/> consultato il 29/05/2022. 24 <http://dati.istat.it/> consultato il 29/05/2022.

26 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI Le rilevazioni sugli istituti statali presenti sul territorio italiano vengono condotte a cadenza annuale dal 1996 dall’Ufficio di Statistica del Ministero della cultura, nell’ambito del Programma statistico nazionale, e consentono di delineare il quadro del sistema di offerta culturale statale e ricostruire tendenze anche in prospettiva pluriennale. Nello specifico, sono disponibili informazioni su visitatori e introiti lordi relativi a musei, monumenti, aree archeologiche e circuiti museali statali, gratuiti o a pagamento. L’elenco completo degli istituti oggetto di rilevazione è disponibile online18 in formato PDF. I dati riguardano sia il singolo istituto sia aggregazioni su base regionale o provinciale, con cadenza mensile o annuale. Sono inoltre forniti, sempre su base annuale, la classifica dei trentamusei statali più visitati in Italia, nonché i dati sugli istituti che godono di autonomia speciale. ASPETTI METODOLOGICI I dati sui visitatori contenuti nelle tavole sono rilevati, per gli istituti a pagamento, attraverso i biglietti emessi, mentre per gli istituti gratuiti risultano, a seconda dei casi, stimati o rilevati dal registro delle presenze o da dispositivi conta-persone. I dati relativi agli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti sono calcolati al lordo e al netto delle quote spettanti ai concessionari del servizio di biglietteria, ove presenti. RILEVAZIONE SU VISITATORI E INTROITI DI MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE STATALI AMBITO RILEVAZIONE: Musei, monumenti e aree archeologiche statali INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Visitatori e introiti da biglietteria negli istituti statali ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: MiC FONTE: <http://www.statistica.beniculturali. it/Visitatori_e_introiti_musei.htm> 18 <http://www.statistica. beniculturali.it/istituti_ oggetto_rilevazioni.htm> consultato il 29/05/2022.

27 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE MODALITÀ DI RESTITUZIONE I dati raccolti dal 1996 sono gratuitamente consultabili e scaricabili in formato PDF o Excel dal sito dell’Ufficio di Statistica del Ministero della cultura19. 19 <http://www.statistica. beniculturali.it/Visitatori_e_ introiti_musei.htm> consultato il 29/05/2022.

28 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI La rilevazione viene condotta con cadenza annuale dal 1998 dall’Ufficio di Statistica del Ministero della cultura e riguarda i servizi aggiuntivi attivi all’interno degli istituti statali20, quali bookshop e vendita gadget, caffetteria e ristorazione, visite guidate, audioguide e prenotazioni dei biglietti d’ingresso. ASPETTI METODOLOGICI I dati sono relativi alla vendita dei servizi aggiuntivi e, a seconde dai casi, vengono rilevati direttamente dagli operatori museali o forniti dai concessionari. MODALITÀ DI RESTITUZIONE I dati sono pubblicati a partire dal 1998 per istituto museale e tipologia di servizio aggiuntivo, oltre all’aggregazione per Regione. È anche disponibile l’elenco dei servizi per data di attivazione. Le tavole sono gratuitamente consultabili e scaricabili in formato PDF o Excel dal sito dell’Ufficio di Statistica del Ministero della cultura21. RILEVAZIONE SU SERVIZI AGGIUNTIVI DI MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE STATALI AMBITO RILEVAZIONE: Musei, monumenti e aree archeologiche statali INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Servizi aggiuntivi attivi e relativi introiti ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: MiC FONTE: <http://www.statistica.beniculturali. it/Servizi_aggiuntivi.htm> 20 <http://www.statistica. beniculturali.it/istituti_ oggetto_rilevazioni.htm> consultato il 29/05/2022. 21 <http://www.statistica. beniculturali.it/Servizi_ aggiuntivi.htm> consultato il 29/05/2022.

29 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE) AMBITO RILEVAZIONE: Bilanci consuntivi degli enti locali INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Spese in conto corrente e conto capitale ENTI RESPONSABILI DELLA RILEVAZIONE: MEF, Istat FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/262473> OBIETTIVI E CONTENUTI Nell’ambito del Programma statistico nazionale, i bilanci consuntivi degli enti locali (Comuni, Province, Città metropolitane, Unioni di Comuni e Comunitàmontane) fanno parte delle statistiche da fonti amministrative, elaboratemediante l’utilizzo dei certificati del conto di bilancio degli enti locali forniti dal Ministero dell’economia e delle finanze (MEF)22. Il certificato del conto di bilancio, il cui schema viene ogni anno definito con decreto ministeriale, consente un’analisi dettagliata delle spese in conto corrente e in conto capitale delle amministrazioni locali, disponibili per l’intero territorio nazionale e al dettaglio regionale. Fra le voci analizzate è presente «Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali», articolata in «Valorizzazione dei beni di interesse storico» e «Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale». ASPETTI METODOLOGICI Sono oggetto di elaborazione i dati contenuti nei bilanci consuntivi dell’universo dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane. Il bilancio consuntivo è il rendiconto finanziario che comprende i risultati della gestione di bilancio, per le entrate (accertate e riscosse, in conto competenza e in conto residui), distintamente per titoli, tipologie e categorie e per le spese (impegnate e pagate, in conto competenza e in conto residui), distintamente per missioni, programmi, titoli emacroaggregati. L’unità di rilevazione è costituita dagli enti locali e l’unità di analisi è il certificato del conto di bilancio. Il Ministero dell’economia e delle finanze, attraverso la Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP)23, 22 Il certificato del conto di bilancio, la cui struttura è definita nel D.Lgs. 118/2011, così come modificato dal D.Lgs. 126/2014, dettaglia i flussi finanziari di competenza e di cassa per titoli, tipologie e categorie di entrata. 23 <https://openbdap.rgs. mef.gov.it/> consultato il 23/05/2022.

30 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI fornisce i dati relativi ai certificati del conto di bilancio degli enti locali durante i mesi di novembre (dati provvisori) e di maggio (dati definitivi). MODALITÀ DI RESTITUZIONE Le elaborazioni disponibili in formato «tavole di dati» sono scaricabili dal sito dell’Istat24 digitando nell’apposito campo di ricerca le diciture «bilanci consuntivi delle amministrazioni comunali», «bilanci consuntivi delle province e delle città metropolitane» o «bilanci consuntivi delle regioni e province autonome» per il livello territoriale di interesse. 24 <http://www.istat.it/> consultato il 29/05/2022.

31 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE FINANZA LOCALE: BILANCI CERTIFICATI DEI COMUNI AMBITO RILEVAZIONE: Bilanci consuntivi dei Comuni italiani INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Spesa pubblica dei Comuni ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: Ministero dell’interno FONTE: <https://finanzalocale.interno.gov.it/ banchedati.html> OBIETTIVI E CONTENUTI Il Ministero dell’interno, attraverso la Direzione Centrale per la Finanza Locale, mette a disposizione dell’utente i dati finanziari e contabili certificati relativi agli enti locali. All’interno della banca dati è possibile individuare la spesa pubblica di ogni Comune italiano relativa alla «Missione 5», inerente «Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali» anche scorporate nelle due componenti «Valorizzazione dei beni di interesse storico» e «Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale». ASPETTI METODOLOGICI Sono oggetto di rilevazione tutti gli enti comunali presenti sul territorio italiano. MODALITÀ DI RESTITUZIONE Attraverso un apposito sito web viene messa a disposizione dell’utente istituzionale e non una serie di funzioni di interrogazione delle banche dati, attraverso le quali è possibile conoscere dati finanziari, contabili e anagrafici relativi agli enti locali gestiti dalla Direzione25. 25 <https://finanzalocale. interno.gov.it/banchedati. html> consultato il 29/05/2022.

32 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI PROSPETTO DI SINTESI AMBITO DI RILEVAZIONE INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI ENTI RESPONSABILI MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE Luoghi espositivi a carattere museale pubblici e privati Istat, MiC, Regioni e Province autonome MUSEI, GALLERIE E AREE ARCHEOLOGICHE Partecipazione culturale della popolazione Istat MUSEI Occupati Istat ATTIVITÀ MUSEALI, LUOGHI E MONUMENTI STORICI Imprese e addetti Istat MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE STATALI Visitatori e introiti da biglietteria negli istituti statali MiC MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE STATALI Servizi aggiuntivi attivi e relativi introiti MiC BILANCI CONSUNTIVI DEGLI ENTI LOCALI Spese in conto corrente e conto capitale MEF, Istat BILANCI CONSUNTIVI DEI COMUNI ITALIANI Spesa pubblica dei Comuni Ministero dell’interno

33 1 MUSEI, MONUMENTI E AREE ARCHEOLOGICHE DENOMINAZIONE INDAGINE LINK ALLA FONTE Indagine sui musei e le istituzioni similari https://www.istat.it/it/archivio/6656 Indagine multiscopo sulle famiglie: aspetti della vita quotidiana https://www.istat.it/it/archivio/91926 Rilevazione sulle forze di lavoro, dati trasversali trimestrali https://www.istat.it/it/archivio/127792 Registro statistico delle imprese attive (ASIA – Imprese) https://www.istat.it/it/archivio/267193 Rilevazione su visitatori e introiti di musei, monumenti e aree archeologiche statali http://www.statistica.beniculturali.it/Visitatori_e_ introiti_musei.htm Rilevazione su servizi aggiuntivi di musei, monumenti e aree archeologiche statali http://www.statistica.beniculturali.it/Servizi_ aggiuntivi.htm Finanza locale: entrate e spese dei bilanci consuntivi (Comuni, Province e Città metropolitane) https://www.istat.it/it/archivio/262473 Finanza locale: bilanci certificati dei Comuni https://finanzalocale.interno.gov.it/banchedati.html

35 2 BIBLIOTECHE Le informazioni riguardanti le biblioteche, sia in termini di strutture presenti sul territorio italiano sia di accesso da parte degli utenti, sono fornite dall’Istat in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), e dal Ministero della cultura. Di seguito vengono illustrate le principali fonti informative sull'argomento.

36 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI Si tratta di una rilevazione a carattere censuario, condotta con cadenza annuale dall’Istat a partire dal 2019 e svolta in collaborazione con l’ICCU, le Regioni e le Province autonome26. L’indagine è finalizzata a rilevare e diffondere informazioni sulle biblioteche pubbliche e private, statali e non (escluse le biblioteche scolastiche e delle università), contribuendo ad aggiornare costantemente il quadro generale del patrimonio culturale italiano. Obiettivo primario è la ricostruzione di unamappatura esaustiva e aggiornata delle biblioteche presenti sul territorio nazionale, raccogliendo, verificando e integrando le informazioni identificative disponibili e fornendo una descrizione delle caratteristiche strutturali e funzionali, del patrimonio posseduto, delle attività svolte, dell’utenza e dei servizi erogati. In particolare, vengono rilevati dati sulle biblioteche − suddivise per Regione, ripartizione geografica, dimensione del Comune e tipologia di area interna − in riferimento a soggetto titolare, tipologia di materiale posseduto e di utenza. I dati per l’anno 2020 contengono un focus con informazioni specifiche rilevate a seguito dell’emergenza da Covid-19. ASPETTI METODOLOGICI L’indagine è compresa tra le rilevazioni statistiche di interesse pubblico inserite nel Programma statistico nazionale relativo al periodo 2017-2019 e prevede pertanto l’obbligo di risposta. Sono oggetto di indagine, e dunque devono compilare il questionario di rilevazione trasmesso online, le biblioteche di pubblica lettura, le biblioteche specializzate, purché aperte anche a un pubblico esterno, e quelle di conservazione. Sono invece escluse dalla rilevazione tutte le biblioteche che non INDAGINE SULLE BIBLIOTECHE AMBITO RILEVAZIONE: Biblioteche pubbliche (totali) INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Istituzioni bibliotecarie ENTI RESPONSABILI DELLA RILEVAZIONE: Istat, ICCU FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/217094> 26 Nel 2019 l’indagine è stata svolta in convenzione con il Dipartimento per le politiche di coesione (DPCoe) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia per la coesione territoriale (ACT), nella cornice del Protocollo d’intesa per lo sviluppo del sistema informativo integrato su istituti e luoghi di cultura firmato con il Ministero della cultura (all’epoca MiBACT), le Regioni e le Province autonome, in stretta collaborazione con l’ICCU e l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

37 2 BIBLIOTECHE prevedono forme organizzate di accesso e servizio al pubblico, quelle che consentono esclusivamente un accesso e una fruizione interna o privata (per esempio, le biblioteche degli Archivi di Stato o di case circondariali) o che siano prive di un sistema di inventariazione e catalogazione del patrimonio posseduto27. MODALITÀ DI RESTITUZIONE I dati prodotti sono utilizzati per calcolare indicatori sulla dotazione di risorse culturali a livello territoriale, integrare le statistiche ufficiali di interesse settoriale e contribuire al popolamento del nuovo sistema informativo dell’Istat, l’Atlante Statistico Territoriale delle Infrastrutture (ASTI)28, rimanendo accessibili e consultabili attraverso il sito del medesimo Istituto29 in forma di file di microdati. I principali risultati vengono, inoltre, restituiti all’interno di pubblicazioni istituzionali di interesse generale e tematico, come le Statistiche culturali o quelle dedicate a report e focus dell’Istat30. 27 Fra le biblioteche escluse dalla rilevazione vi sono quelle di Università pubbliche e private, le biblioteche di istituti o di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, le biblioteche che posseggono esclusivamente materiale digitale o audiovisivo e multimediale. 28 <https://asti.istat. it/asti/> consultato il 26/05/2022. 29 <https://www.istat.it/> consultato il 26/05/2022. 30 Trattandosi di fonti comuni a molti capitoli, per ulteriori dettagli a riguardo si rimanda direttamente ai riferimenti bibliografici in fondo al volume.

38 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI Nelle indagini relative alle annualità 2015, 2020 e 2021 − così come per quella del 2022, non ancora disponibile − sono stati raccolti i dati sulla popolazione italiana che ha frequentato le biblioteche nei dodici mesi precedenti l’intervista, rilevandone la motivazione; mentre in quelle svolte negli anni dal 2017 al 2019 è stato rilevato il dato sulla visita a siti internet per accedere a cataloghi o schede delle biblioteche pubbliche. ASPETTI METODOLOGICI E MODALITÀ DI RESTITUZIONE Per una descrizione dettagliata della fonte si rimanda a pagina 20 del Cap. 1. INDAGINE MULTISCOPO SULLE FAMIGLIE: ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA AMBITO RILEVAZIONE: Biblioteche (totali) INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Fruizione biblioteche da parte della popolazione ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: Istat FONTE: <https://www.istat.it/it/ archivio/91926>

39 2 BIBLIOTECHE RILEVAZIONE SULLE BIBLIOTECHE PUBBLICHE STATALI AMBITO RILEVAZIONE: Biblioteche statali INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Istituzioni bibliotecarie, consistenza del materiale, consultazioni, prestiti e personale, spese di gestione ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: MiC FONTE: <http://www.statistica.beniculturali. it/Biblioteche_pubbliche_statali.htm> OBIETTIVI E CONTENUTI La rilevazione, condotta con cadenza annuale dal 1994 dall’Ufficio di Statistica del Ministero della cultura, riguarda le biblioteche statali presenti sul territorio italiano. Vengono raccolti dati relativi al numero di biblioteche, opere consultate, prestiti e personale. Sono, inoltre, consultabili informazioni circa il numero di postazioni di consultazione e lettura a disposizione dell’utenza, la consistenza del patrimonio librario e le spese di gestione. ASPETTI METODOLOGICI Le unità statistiche di riferimento per la rilevazione sono rappresentate dalle quarantasei biblioteche pubbliche statali identificate dal D.P.R. 5 luglio 1995, n. 417, regolamento recante norme sulle biblioteche pubbliche statali, modificato dal D.M. 12 giugno 2000. Tali biblioteche raccolgono e conservano la produzione editoriale italiana a livello nazionale e locale, tutelando e valorizzando le proprie raccolte storiche, acquisendo la produzione editoriale straniera in base alle specificità delle proprie raccolte e alle esigenze dell’utenza, documentando il posseduto, fornendo informazioni bibliografiche e assicurando la circolazione dei documenti. Le due biblioteche nazionali centrali, di Firenze e di Roma, hanno il compito di raccogliere e documentare tutto ciò che viene stampato in Italia. MODALITÀ DI RESTITUZIONE I dati sono liberamente disponibili online31 e scaricabili in formato PDF ed Excel per ciascun anno dal 1998, mentre quelli relativi al periodo 1994-1997 possono essere forniti su richiesta indirizzata all’Ufficio di Statistica del Ministero della cultura.PROSPETTO DI SINTESI 31 <http://www.statistica. beniculturali.it/Biblioteche_ pubbliche_statali.htm> consultato il 26/05/2022.

40 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI PROSPETTO DI SINTESI AMBITO DI RILEVAZIONE INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI ENTI RESPONSABILI BIBLIOTECHE PUBBLICHE (TOTALI) Istituzioni bibliotecarie Istat, ICCU BIBLIOTECHE (TOTALI) Fruizione biblioteche da parte della popolazione Istat BIBLIOTECHE STATALI Istituzioni bibliotecarie, consistenza del materiale, consultazioni, prestiti e personale, spese di gestione MiC

41 2 BIBLIOTECHE DENOMINAZIONE INDAGINE LINK ALLA FONTE Indagine sulle biblioteche https://www.istat.it/it/archivio/217094 Indagine multiscopo sulle famiglie: aspetti della vita quotidiana https://www.istat.it/it/archivio/91926 Rilevazione sulle Biblioteche pubbliche statali http://www.statistica.beniculturali.it/Biblioteche_ pubbliche_statali_19.htm

43 3 LUOGHI E ATTIVITÀ DELLO SPETTACOLO Le statistiche che riguardano spettacoli dal vivo e cinema sono principalmente prodotte dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) attraverso l’Osservatorio dello Spettacolo. Inoltre, diverse indagini e un registro statistico dell’Istat contengono informazioni fondamentali per completare il quadro sul sistema dello spettacolo. Di seguito vengono illustrate le principali fonti informative sull’argomento.

44 COME SI MISURA LA CULTURA? IL MANUALE PER NAVIGARE TRA DATI, FONTI, INDICATORI OBIETTIVI E CONTENUTI L’Osservatorio dello Spettacolo32 può essere considerato il centro studi e ricerche della SIAE e svolge un’attività informativa essenziale per la comprensione e l’interpretazione dello stato dell’industria culturale e creativa italiana. Il suo compito è di monitorare l’attività dello spettacolo e dell’intrattenimento in Italia a trecentosessanta gradi, realizzando analisi sul sistema dei concerti, del cinema, del teatro, della lirica, delle commedie musicali, del ballo, delle mostre e delle attrazioni dello spettacolo viaggiante. In particolare, l’Osservatorio rileva costantemente dati su luoghi dello spettacolo, organizzatori di eventi, numero di spettacoli e di ingressi, spesa al botteghino (per l’acquisto di biglietti e abbonamenti) e spesa del pubblico (che include, per esempio, anche i costi di prevendita), costo medio d’ingresso, sia su base mensile che per area territoriale (Provincia, Regione, ripartizione geografica e intero territorio nazionale)33. Il dato relativo all’anno di riferimento può essere raffrontato al precedente. ASPETTI METODOLOGICI La rilevazione è di tipo censuario, ossia raccoglie informazioni su tutti gli eventi di spettacolo avvenuti sul territorio italiano e l’unità di rilevazione è costituita dal singolo evento censito dagli uffici territoriali della SIAE34. Oggetto di analisi sono quarantasei «Generi di manifestazione» sintetizzati in ventitré «Aggregati», a loro volta concentrati in nove «Macro-aggregati». Nell’ambito di queste classificazioni, dal 2019 viene preso in considerazione anche un nuovo tipo di manifestazione denominato «Streaming». La tabella 3.1 espone le tipologie di spettacolo analizzate e il criterio di aggregazione adottato. OSSERVATORIO DELLO SPETTACOLO (SIAE) AMBITO RILEVAZIONE: Teatri, cinema, concerti INFORMAZIONI E DATI RESTITUITI: Luoghi dello spettacolo, n. spettacoli, ingressi, spesa al botteghino, spesa del pubblico ENTE RESPONSABILE DELLA RILEVAZIONE: SIAE FONTE: <https://www.siae.it/it/chi-siamo/lospettacolo-cifre/losservatorio-dellospettacolo> 33 Nella pagina «Nota metodologica» contenuta all’interno di ciascun rapporto pubblicato dall’Osservatorio è presente una descrizione dettagliata degli indicatori utilizzati. 34 Occorre tener conto che la rilevazione viene condotta nel periodo gennaio XXXX – febbraio XXXX + 1 (ovvero su 14 mesi) per acquisire ed elaborare anche quelle ulteriori residue informazioni riguardanti l’attività di spettacolo svolta nell’anno XXXX, ma contabilizzata all’inizio dell’anno successivo. Per esempio, nella rilevazione del 2022, verranno inclusi anche i biglietti contabilizzati nel mese di febbraio 2023 che fanno riferimento ad uno spettacolo svoltosi nel 2022. 32 L'Osservatorio dello Spettacolo in oggetto differisce dall'omonimo organo afferente al Ministero della cultura, <https://spettacolo.cultura. gov.it/osservatorio-dellospettacolo/> consultato il 19/09/22.

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