Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 90 Sintesi valutativa L’analisi riporta esclusivamente i dati provenienti dal questionario diffuso presso la cittadinanza, in quanto non è stato possibile raccogliere informazioni adeguate a rispondere in maniera complessiva alle domande valutative previste dal modello. In termini di vivacità culturale, dal questionario somministrato ai perugini emerge una tendente insoddisfazione in relazione al palinsesto di eventi e iniziative realizzate (voto medio di 2,2 su 5), tra i voti medi più bassi attribuiti dal campione dei rispondenti. I cittadini hanno riportato che la CiC non ha prodotto significativi risultati in termini di sviluppo dell’interdisciplinarità nel panorama culturale (voto medio di 2,3 su 5), né di diversificazione ed incremento delle proposte rispetto alla consueta attività culturale della città (voto medio di 2,5 su 5). È positiva, invece, la valutazione rispetto all’effetto della CiC sul coinvolgimento di artisti e/o istituzioni locali nella realizzazione delle iniziative (voto medio di 3 su 5). In merito all’accesso e alla partecipazione, il questionario restituisce un effetto mediamente positivo sulla volontà dei cittadini di prendere parte alle attività culturali (voto medio di 2,4 su 5). Dai punteggi medi si evince che il target di pubblico abituale degli eventi a carattere culturale prima della candidatura è rimasto invariato, infatti i cittadini attribuiscono un valore basso all’effetto della CiC sulla differenziazione del pubblico (1,8 su 5). Analogamente, nella percezione dei cittadini l’attrattività turistico-culturale della città non ha tratto particolare giovamento dal titolo di Capitale italiana della cultura per il 2015 (voto medio di 2,5 su 5) e l’esperienza della CiC non ha concorso in maniera determinante al miglioramento dell’immagine del capoluogo umbro (voto medio di 2,8 su 5). Tale affermazione è confermata anche dai dati sui flussi turistici, dai quali si evince un lieve calo a seguito dell’anno del titolo per gli arrivi e le presenze nell’arco del biennio successivo, così come dai dati sull’offerta ricettiva, che mostrano un calo di posti letto. Sotto il profilo dell’imprenditoria culturale e creativa, infine, il biennio che segue l’anno del titolo mostra un aumento sia nel numero di ICC che nel relativo numero di unità locali, oltre che di addetti e di dipendenti. Si sottolinea, tuttavia, come tali aumenti non siano necessariamente riconducibili al titolo.

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