Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

Dalla sua istituzione, Capitale italiana della cultura è cresciuta, in termini di rilevanza e partecipazione, tanto da diventare un traguardo, un riconoscimento sempre più ambito dalle città italiane. Le edizioni della competizione avvenute fra il 2015 e oggi hanno registrato la partecipazione di proposte sempre più articolate e strategiche, orientate alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale delle loro città, ad alimentare la coesione fra i residenti e ad incrementare la visibilità nazionale e internazionale del patrimonio culturale delle candidate presso target di turismo culturale. Mentre il progetto di Capitale italiana della cultura prosegue, questo è sembrato il momento opportuno per valutare quali siano stati gli effetti dell’iniziativa sui territori. Ambizione del programma è infatti anche quella di lasciare una traccia durevole sulle città vincitrici e sui loro abitanti; oltre l’anno di concentrazione di eventi e progettualità, la Capitale della cultura mira a lasciare un’eredità che agisca negli anni come impulso allo sviluppo culturale delle città e alla crescita di tutta la comunità. Per indagare su quali ambiti e in che misura gli esiti dell’iniziativa restino percepibili nel tempo, abbiamo intrapreso, con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, un percorso di analisi degli effetti che l’iniziativa ha lasciato nelle città che sono state insignite del titolo nelle varie edizioni. Oggi l’Italia è chiamata a contribuire all’Agenda 2030 con gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile, oltre che a dare attuazione alla Convenzione Quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società (Convenzione di Faro); osservare criticamente l’attuazione di una politica come quella della Capitale italiana della cultura fornisce importanti indicazioni su come meglio coniugare i progetti culturali con gli obiettivi comuni di sostenibilità, in tutte le sue accezioni, e di inclusività di tutti i cittadini. Francesca Saccone Ministero della cultura dirigente Segretariato generale, Servizio VI - Eventi, mostre e manifestazioni

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