Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

67 Cap. 2 - Risultati - Lecce ACCESSO, PARTECIPAZIONE E SENSO DI APPARTENENZA CONTESTO Pur con la presenza di un discreto patrimonio culturale, la città di Lecce non dimostrava un’elevata propensione alla partecipazione culturale, collocandosi su questo tema piuttosto al di sotto della media nazionale. Nel 2014 gli ingressi agli spettacoli in provincia erano 1,86 milioni, costanti rispetto all’anno precedente, con un numero medio di ingressi per abitante pari a quasi la metà di quello nazionale (2,2 contro 4,1). I visitatori ai musei e agli istituti similari, nel 2011 (ultimo anno di rilevazione precedente l’anno del titolo) sono pari a circa 8.500. Nell’anno, tuttavia, i musei aperti erano stati solo 4 anziché 7. L’età media di 45,4 nel 2015, in linea con il dato nazionale, riflette una maggiore concentrazione della popolazione nella fascia 35-65 (43%), seguita da quella degli over 66 (23%). La fascia giovanile è in relazione alla presenza dell’Università del Salento e di istituzioni AFAM. Nell’A.A. 2014/15, queste registravano quasi 3.300 iscritti, in calo nel triennio di riferimento. Nello stesso anno, i 112 studenti stranieri rappresentavano il 4% del totale. Lecce, nel complesso, emerge come città relativamente poco multiculturale rispetto alla media italiana, con gli stranieri che rappresentano il 7% della popolazione comunale e solo il 2% nel resto della provincia (8% in Italia). Sono 99 le nazionalità rappresentate (solo Procida, nel campione, registra un numero più basso) e le prime sono la filippina, la cingalese e l’albanese. #scarsapartecipazione #UniversitàdelSalento #pocomulticulturale

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