Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 50 Obiettivi candidatura Obiettivo 1) Obiettivo 2) Obiettivo 3) Obiettivo 4) Obiettivo 5) 2.1. La CiC ha ridotto il cultural divide, accrescendo e diversificando il numero di persone che hanno preso parte alle iniziative culturali? MECCANISMO DI ATTUAZIONE Il tema della marginalità sociale e dell’inclusione delle comunità di immigrati ha rappresentato un tema cruciale per le iniziative di Cagliari 2015. Il progetto portato avanti dal collettivo Future Farmers, che ha operato in uno dei quartieri più complessi della città (Sant’Elia), è riuscito a creare dei momenti d’incontro e di scambio di esperienze organizzando laboratori, spettacoli, mostre, degustazioni e visite guidate del territorio limitrofo, coinvolgendo diverse fasce di cittadini, tra cui agricoltori, giovani e famiglie. Per superare la scissione tra ambito sociale e culturale, è stata ripensata la geografia culturale e sociale della città, rendendo possibile l’integrazione di centro e periferia attraverso un programma intenso e strutturato di arte pubblica diffusa, a ingresso libero. In tal senso sono state fondamentali le partnership con organizzazioni locali, come la Caritas. Per favorire la partecipazione, e quindi la mobilità dei cittadini, sono state avviate delle collaborazioni con le società di trasporti della regione. In particolare, con il progetto Cagliari Suona i residenti di Cagliari sono stati invitati a vivere la città in modo sostenibile attraverso le iniziative legate alla cultura, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici e proponendo a bordo degli stessi degli spettacoli musicali con la programmazione di concerti e performance, organizzati anche nelle stazioni della metropolitana leggera. Il progetto House is open, nell’ambito di Space is the place, ha previsto una serie di interventi di natura performativa e musicale che hanno visto protagonista lo spazio domestico dei cagliaritani, nell’operazione di portare l’arte fuori dai suoi luoghi convenzionali. È stata promossa la street art nei quartieri periferici, in particolare tramite un murale dell’artista cagliaritano Tellas nel quartiere popolare di Sant’Avendrace, sviluppato attraverso un percorso di partecipazione con i residenti. In occasione dell’inaugurazione è stato realizzato un contest di cake design per il miglior ritratto della Capitale italiana della cultura (CiC). Dai dati di monitoraggio di Cagliari 2015 si stima che tra le iniziative con maggiore partecipazione di pubblico ci sia innanzitutto la Festa della musica (11.000 presenze), ma anche le iniziative di Future Farmers (2.000) e la performance di Papaioannou (1.000). L’inaugurazione del murale di Tellas ha visto 300 partecipanti circa. L’apertura dei Musei civici verso l’esterno è stata una delle linee di azione perseguite per incentivare l’accesso e la partecipazione dei residenti; la mostra organizzata ha permesso di raggiungere risultati significativi, in particolare per gli standard di Cagliari, con 15.000 biglietti nei musei nonostante l’ingresso a pagamento, ad esclusione dell’evento inaugurale. Attraverso il Piano delle politiche culturali, manifesto della candidatura e punto di partenza per la pianificazione, è stato attivato un sistema di promozione della partecipazione. L’attenzione verso i quartieri da rivalutare è stata la vera innovazione, favorita dalla creazione di partenariati con associazioni di quartiere. #immigrati #sostenibilità #museicivici #FutureFarmers #associazionidiquartiere

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