Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

35 Cap. 1- Il modello di valutazione e gli strumenti lutativa sono poi definiti quesiti di maggior dettaglio che guidano il rilevatore nell’impostazione di un discorso volto all’indagine, presso ciascun interlocutore, degli indicatori considerati. Focus group La ricerca qualitativa si avvale, inoltre, dello strumento del focus group, un metodo di intervista di gruppo non standardizzato e non strutturato. I focus group coinvolgono solo le città titolate dal 2016 in poi, poiché l’esperienza di Capitale, per le cinque città insignite del titolo nel 2015, risulta troppo lontana nel tempo rispetto alle altre e, inoltre, perché il palinsesto realizzato presenta punti di forte discontinuità rispetto ai dossier. I focus group sono organizzati prevedendo la partecipazione attiva degli attori culturali locali, dei professionisti che hanno lavorato prima alla candidatura, poi al palinsesto nell’anno della Capitale, dei rappresentanti amministrativi e, ove possibile, dei policy maker di ciascuna città. L’obiettivo è quello di esplorare, in maniera partecipata, e a partire dagli stimoli e parole chiave emerse durante le interviste, gli effetti generati da ogni singola iniziativa. Nella traccia proposta, i partecipanti al focus group vengono inoltre coinvolti in alcuni sondaggi interattivi, con l’obiettivo di approfondire gli effetti in ciascun ambito di valutazione e, in alcuni casi, se questi fossero riscontrati nell’anno stesso della Capitale o, in maniera più evidente, negli anni successivi. Questionario Lo strumento preposto alla raccolta delle informazioni presso i cittadini delle città vincitrici del titolo di Capitale italiana della cultura è il questionario strutturato auto-compilato, composto da domande e risposte prestabilite utili a indagare e anche quantificare percezioni, valutazioni e impressioni dei rispondenti. L’obiettivo è quello di approfondire gli effetti che l’iniziativa Capitale italiana della cultura ha avuto sulle città insignite del titolo e – più in generale – sulla propensione alla partecipazione culturale dei cittadini coinvolti. 1.4 I LIMITI DELLA RICERCA Prima di entrare nel vivo della trattazione degli effetti rilevati per ciascuna città, è necessario ricordare l’obiettivo del lavoro nonché i limiti e i vincoli della ricerca. Al fine di consentire una lettura trasversale e diacronica degli effetti della policy nel contesto delle diverse città coinvolte, si è inteso costruire un modello di valutazione originale che – per quanto affondi le basi nelle più note e riconosciute metodologie di settore – è stato costruito in modo customizzato per rispondere al meglio alle esigenze del lavoro. Tale approccio si è reso necessario, in primis, perché l’oggetto di analisi è molto particolare; si tratta, infatti, di una policy che, dalla sua nascita ad oggi, benché abbia conservato complessivamente le proprie caratteristiche di fondo, ha conosciuto modalità e tempistiche di applicazione differenti, in parte legate alla maturazione e naturale evoluzione dell’esperienza, in parte legate ai mutamenti, a volte dirompenti, del contesto sociale ed economico. Considerando che a distanza di otto anni dalla nascita dell’iniziativa CiC questo studio rappresenta il primo lavoro di valutazione dell’esperienza nel suo complesso, un obiettivo prioritario della ricerca è quello di costruire una base dati informativa omogenea e trasversale che abiliti considerazioni sugli effetti determinati

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