Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

255 Cap. 3 - Gli effetti prodotti dall’iniziativa “Capitale italiana della Cultura”: uno sguardo d’insieme sulla politica Figura 3.5: Fattispecie di apprendimento derivanti dall’analisi dei casi interessati dalla valutazione Fonte: elaborazione PTSCLAS È possibile, in conclusione, desumere quanto segue: • L’attuazione della politica della CiC ha successo quando, qualsiasi sia l’ambito in cui è possibile rilevare effetti positivi, questi ultimi corrispondono alle scelte strategiche del policy maker. • In alcuni casi, invece, sebbene sia possibile rilevare effetti positivi, essi, in quanto non perseguiti volutamente (ossia non direttamente riconducibili agli obiettivi strategici fissati), rappresentano, di fatto dei benefici inattesi. In queste fattispecie sarebbe utile procedere ad una revisione delle premesse progettuali dell’iniziativa (rivedere la strategia di valorizzazione dell’innesco) per meglio comprenderne il potenziale, nonché le condizioni di governabilità. • Richiedono particolare attenzione tutti quei casi che vedono l’emergere di effetti negativi svincolati dalla volontà o della decisione politica (incoerenti con gli obiettivi progettuali). Questi possono dipendere da condizioni di contesto (ad esempio il potenziale sovraffollamento dell’isola di Procida per gli eventi estivi), da variabili esogene (ad esempio l’insorgere della pandemia nel caso di Parma) o da variabile endogene

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