Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 254 prevalenza di investimenti in vivacità culturale3 e partecipazione4, la relazione tra questi ultimi due ambiti, l’importanza della solidità del modello di gestione nella riuscita della fase di attuazione) e altri strutturali (sia in presenza di approcci ‘prudenti’, che in presenza di approcci ‘audaci’, sembra emergere come, nelle scelte di progettazione e implementazione, le città abbiano tenuto conto del territorio e del contesto di partenza). 2. I meccanismi innescati dalla politica hanno generato ritorni diversi a seconda del modello di sviluppo culturale perseguito. Quello che risulta evidente è che la politica della CiC è in grado di generare sia esiti direttamente correlati agli ambiti di investimento sia esiti da essi divergenti. 3. La CiC è, inoltre, in grado di generare non solo esiti coerenti con le strategie di partenza, ma anche esternalità, positive o negative che devono essere attentamente governate e presidiate. Volendo astrarre le considerazioni sinora fatte per fornire delle traiettorie di riflessione sulle dinamiche che la politica della Capitale italiana della cultura è in grado di generare, è possibile soffermarsi su alcuni aspetti di carattere generale non direttamente riconducibili ai casi, ma derivanti dall’osservazione congiunta di questi ultimi. Anche con l’intento di trarre spunti utili alla realizzazione delle future edizioni, è possibile, formulare alcuni apprendimenti. Questi possono essere ricondotti a cinque fattispecie determinate dalla diversa combinazione di tutti gli elementi a cui si è guardato nel presente capitolo, ossia: 1. Ambito prevalente di investimento (meccanismo di attuazione) 2. Ambito prevalente di ritorno (outcome) 3. Corrispondenza tra effetti prodotti e obiettivi strategici di partenza 4. Natura degli effetti inattesi (laddove verificati) 5. Causa degli effetti inattesi negativi (se applicabile) 6. Natura della legacy per ambito. La figura sottostante aiuta ad inquadrare, a seconda della combinazione degli elementi appena esposti, le cinque fattispecie di possibile apprendimento formulate a partire dagli esiti della ricerca. 3. Ad esempio: arricchimento dell’offerta culturale, incremento dell’eterogeneità della stessa, diversificazione delle forme di produzione. 4. Ad esempio: incremento delle presenze, dell’accessibilità, del senso di orgoglio da parte della cittadinanza.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExODM2NQ==