Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 184 per posizionarsi ad un livello più alto di riconoscibilità sul piano nazionale ed internazionale, effetto sottolineato da un aumento del turismo straniero e da investimenti privati in città (un esempio è rappresentato dall’investimento dei coniugi Valsecchi, noti collezionisti milanesi, per il restauro e la destinazione a galleria d’arte di Palazzo Butera). Nelle interviste si afferma in aggiunta che, a partire dal 2018, molte attività extra alberghiere hanno avuto un forte sviluppo, soprattutto grazie all’aumento degli arrivi internazionali. Tale effetto ha contribuito peraltro a incrementare le opportunità di lavoro nel settore del turismo. I dati Istat a disposizione, a conferma di tale dinamica, evidenziano come l’aumento degli arrivi turistici in città si sia protratto anche nell’anno successivo a quello del titolo (+7%, con oltre 726.000 arrivi). Anche la cittadinanza, rappresentata dai rispondenti al questionario somministrato, valuta positivamente gli effetti di Palermo 2018 sull’attrattività come meta turistico-culturale e sul miglioramento dell’immagine della città. Entrambi gli indicatori, infatti, hanno ricevuto una valutazione media di 3,6 su 5, che rappresenta la valutazione media più alta attribuita. La Sentiment analysis, tuttavia, ha evidenziato come nel discorso articolato tramite le recensioni su TripAdvisor in riferimento al titolo della CiC, Palermo abbia registrato un basso impatto (inferiore a 0,05% sul totale delle recensioni), soprattutto se confrontato con i risultati raggiunti da altre città come Pistoia 2017 (0,1%) e Procida (0,35%). Mediamente, d’altra parte, la valutazione media in stelle (0-5) delle recensioni risulta buona, con una votazione leggermente inferiore a 4. Dall’analisi, inoltre, emerge come Palermo venga valorizzata per i suoi punti di interesse, in particolare per i suoi hotel (40,91%) e per le sue attrazioni (36,36%). In merito al benessere socio-economico e all’imprenditoria creativa, Palermo, caratterizzata da un basso posizionamento nel contesto di partenza, durante il titolo non ha investito in modo rilevante nella sinergia tra imprenditoria e cultura, ottenendo pertanto effetti contenuti nell’ambito, sia per quanto riguarda lo sviluppo del sistema imprenditoriale che la capacità di dare seguito al networking locale. Infine, durante l’anno del titolo, Palermo ha affidato l’implementazione del programma alla Fondazione Sant’Elia che ha coadiuvato l’Amministrazione comunale, garantendo in questo modo una corretta implementazione e l’attivazione di meccanismi gestionali virtuosi. Tuttavia, il budget limitato e la parziale esternalizzazione da parte del Comune non hanno consentito al modello di governance scelto di continuare la propria azione anche a seguito del titolo.

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