Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

21. Si precisa che non è stato possibile rispondere alla domanda valutativa 3.4 “Quali sono state le esigenze in termini di semplificazione dei processi?” e 3.5. “Quali sono state le esigenze in termini di rafforzamento degli scambi tra città?” in quanto non sono state reperite informazioni esaustive in merito. 175 Cap. 2 - Risultati - Palermo MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELL’EVENTO21 Obiettivi candidatura Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Obiettivo 5 3.1. Quali sono i modelli di gestione e governance adottati? MECCANISMO DI ATTUAZIONE La candidatura all’iniziativa CiC della città fa seguito allo sforzo progettuale già avviato per partecipare alla selezione per le Capitali europee della Cultura. Il modello di governace che Palermo Capitale ha creato in occasione del titolo si è fondato su un approccio partecipativo da parte dell’Amministrazione comunale nei confronti dei principali attori operanti a vario titolo nel settore culturale locale, quali istituzioni politiche e culturali, associazioni e rappresentanti del territorio. Il sistema, nello specifico, si è articolato in una serie di organismi, che hanno consentito l’elaborazione della proposta culturale, la sua gestione e la sua comunicazione e promozione, ovvero: 1) il Comitato di pilotaggio, che ha raccolto le massime istituzioni coinvolte, con l’obiettivo di elaborare di concerto l’indirizzo strategico della CiC; 2) il Comitato scientifico, costituito dai legali rappresentati e/o delegati delle principali istituzioni pubbliche locali (direttori di musei, teatri, soprintendenza, delegati di Regione, ecc.), che ha avuto il compito di valutare le iniziative presentate tramite apposito format dalle istituzioni e dalle associazioni del territorio; 3) la Fondazione Sant’Elia, che è stata individuata dall’Amministrazione quale organismo preposto alla gestione della CiC. Parallelamente, l’Amministrazione ha costituito un tavolo inter-istituzionale – al quale hanno aderito diverse decine di organismi (prevalentemente pubblici) del settore culturale, condividendo la strategia della CiC mediante il trasferimento di informazioni, la comunicazione degli eventi, la messa a sistema degli orari, il coordinamento degli interventi di coprogettazione e co-programmazione ecc. – con l’intento di agire da cabina di regia fra le realtà culturali locali. Sebbene si siano sono verificati dei ritardi nell’erogazione dei fondi da parte del Ministero, che hanno portato ad un taglio nella programmazione del progetto iniziale, con una riduzione degli interventi da realizzarsi e uno snellimento della struttura del personale dipendente da assumere per la CiC, l’affidamento della gestione alla Fondazione Sant’Elia ha consentito di garantire l’operatività del progetto anche grazie alla messa a disposizione del proprio personale interno. #approcciopartecipativo #FondazioneSant’Elia #budgetlimitato 3.2. Quali partenariati sono stati attivati? MECCANISMO DI ATTUAZIONE Come anticipato, il Tavolo inter-istituzionale – originariamente costituito dalle 11 istituzioni presenti nella candidatura – ha consentito di attivare in occasione del titolo numerosi partenariati (63 in totale) con le realtà culturali del territorio, con lo scopo di elaborare in modalità partecipata la proposta culturale integrata della CiC. Più in generale, inoltre, sono state strutturate collaborazioni con numerosi operatori culturali locali e varie associazioni del territorio a cui si aggiunge, a titolo esemplificativo, quella sviluppata con Matera ECoC 2019. #tavolointeristituzionale #operatoriculturalilocali #Matera2019

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