Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

165 Cap. 2 - Risultati - Pistoia La Sentiment analysis, allo stesso modo convalida quanto detto sopra; nel discorso articolato tramite le recensioni su TripAdvisor in riferimento al titolo della CiC, Pistoia risulta registrare un buon impatto (0,1% sul totale delle recensioni), inferiore solo a Procida (0,3%). Anche la valutazione in stelle (0-5) delle recensioni risulta più che positiva, con un punteggio medio di 4.5 su 5. Dall’analisi, inoltre, emerge come Pistoia venga valorizzata per i suoi punti di interesse (menzioni del 4,7% sul totale delle recensioni) – in particolare per le sue attrazioni (60%), hotel (23%) e ristoranti (16%) - e per l’andamento del discorso, ossia il numero di recensioni degli utenti, che si mantiene attivo anche negli anni successivi al titolo. Per ultimo, la città – pur avendo in partenza buoni livelli di benessere socio-economico – alla vigilia del titolo registrava un tessuto contenuto di imprese creative rispetto alla media nazionale. Sebbene il programma della CiC non prevedesse l’implementazione di strategie dedicate, dai dati statistici a disposizione è possibile rilevare – nell’anno successivo alla CiC – un aumento delle imprese culturali e creative pari al +2,5% rispetto al 2017. Le interviste confermano che a seguito del titolo si è verificato un innesco di nuove attività e collaborazioni con particolare attenzione ad esperienze di giovani creativi nel campo della street art, del settore musicale, della comunicazione e del digitale. Infine, durante l’anno della Capitale, Pistoia ha lavorato molto sullo sviluppo di coesione e dialogo interistituzionale, producendo esiti che tutt’oggi persistono nella cornice del Tavolo strategico provinciale della cultura, uno dei più grandi successi, in termini di effetti, ottenuti con Pistoia 2017. Il tavolo, che si riunisce tre volte l’anno, ha consentito di acquisire un metodo di lavoro condiviso, orientato a pianificare gli interventi territoriali con uno sguardo sovra-istituzionale al fine di mettere in rapporto Pistoia con gli altri stakeholder a livello nazionale. La spinta collaborativa ha inoltre generato effetti sugli operatori, favorendo la nascita di nuove connessioni, anche pubblico-privato, che conseguentemente ha permesso una maggiore competitività e semplificazione dell’operatività tra le istituzioni culturali della città e non solo. Si citano, ad esempio, il caso della pubblica Associazione Teatrale Pistoiese e del Funaro, centro teatrale indipendente, che a seguito dell’esperienza del titolo hanno stabilito una programmazione comune potendo così offrire un’offerta più ampia e originale, e la collaborazione con il Maggio Musicale fiorentino di Firenze. Tali collaborazioni, come auspicato in fase progettuale dal dossier di candidatura, promuovono oggi lo spirito di squadra e la coralità di visione tra i diversi attori territoriali, rafforzando, inoltre, il ruolo di coordinamento dell’Amministrazione pistoiese. Ruolo di coordinamento che è stato, in aggiunta, potenziato grazie alla CiC dallo sviluppo di competenze organizzative e digitali, facilitando la comunicazione interna ed esterna, la calendarizzazione e la promozione condivisa delle iniziative.

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