Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 164 la CiC (grazie all’impegno delle associazioni del territorio, come l’Associazione Amici della San Giorgio e l’Associazione Amici della Forteguerriana), si è mantenuto nel tempo, rinnovando la condivisione di valori di inclusione sociale e culturale, nonostante alcuni soggetti del territorio abbiano lamentato uno scarso coinvolgimento nella fase progettuale del dossier di candidatura e non sia stato attivato un sistema organizzato di attività di volontariato. Anche il rafforzamento del senso di appartenenza dei cittadini sembra essere perdurato a seguito all’iniziativa, soprattutto grazie alla rinnovata immagine acquisita durante la CiC che ha restituito ai cittadini la percezione di essere diventati meno marginali a livello regionale e nazionale. Hanno contribuito ad accrescere questa percezione le diverse iniziative orientate a valorizzare l’identità culturale pistoiese nonché la valenza qualitativa delle stesse che ha richiamato la visita di personaggi illustri della scena culturale e politica italiana. Complessivamente, la percezione degli intervistati è in linea con quella della cittadinanza, che per il tramite del questionario, afferma che il titolo è stato in grado di creare un effetto mediamente positivo sulla propensione dei cittadini a partecipare ad eventi/iniziative (voto medio 2,6 su 5), di accrescere il senso di appartenenza (2,8 su 5), e di contribuire a diversificare i target dei partecipanti (voto medio 2,9 su 5). Emerge invece un effetto più debole (e quindi una minore efficacia delle iniziative) in termini di coinvolgimento dei giovani (voto medio 1,8 su 5) e di accessibilità delle iniziative (voto medio 2,2 su 5). Sempre dal questionario, si evidenzia come ci sia spazio per mettere in campo azioni e strategie capaci di accrescere maggiormente la disponibilità ad impegnarsi dei cittadini per rendere la città migliore (voto medio di 2,5 su 5) e la loro volontà/possibilità di mettersi in gioco in prima persona rispetto a progetti culturali (voto medio 2,4 su 5). I risultati raggiunti in questo in ambito non sono riconducibili all’utilizzo delle nuove tecnologie; ciononostante, l’esperienza della CiC ha generato, come già anticipato, maggiore consapevolezza sulle potenzialità del mezzo digitale, stimolando il Comune ad investire in questo segmento. A titolo esemplificativo oggi Pistoia, grazie ad un finanziamento nazionale, sta realizzato una piattaforma digitale – una sorta di ‘piazza virtuale della città’ (piattaforma Librida) – in cui sarà possibile assistere in remoto alle principali attività culturali prodotte in relazione alla filiera del libro. Con riferimento all’attrattività turistico-culturale, la città – che prima della nomina era considerata il fanalino di coda in una regione a fortissima vocazione turistica (soprattutto di turismo culturale) e ricca di località ad alta reputazione – nell’anno della capitale ha dato una forte spinta alle strategie turistiche e di comunicazione cittadine (nonostante il budget esiguo investito), riuscendo ad ottenere significativi ritorni in questo ambito. La Capitale, infatti, ha permesso a Pistoia di mettere finalmente a sistema le sue potenzialità culturali con le ricche risorse storiche, naturalistiche e enogastronomiche determinando una rivalutazione di Pistoia come meta turistica (fino a quel momento messa in ombra da altre città della regione) e puntando anche sulla promozione di esperienze legate al territorio e alle tradizioni. Dall’analisi dei dati sui flussi turistici emerge come la città sia stata in grado di valorizzare i risultati registrati nell’anno della CiC mantenendo pressoché costanti, anche negli anni successivi al titolo, i volumi di arrivi e presenze, a differenza di quanto registrato a livello provinciale. Ciò è confermato, da un lato, dalle opinioni della cittadinanza, raccolte tramite il questionario, che afferma che il titolo ha accresciuto l’attrattività di Pistoia come meta turistico-culturale e migliorato la sua immagine (voto medio 3,1 su 5); dall’altro, dall’avvio, da parte di alcuni operatori turistico-culturali e piccole attività ricettive di nuovi progetti e iniziative esperienziali legate alla valorizzazione del territorio, anche fuori dalle logiche stagionali.

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