Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 142 Sintesi valutativa La città si caratterizza per una dimensione e una raggiungibilità in linea con la media nazionale. Mantova, che nel dossier di candidatura si proponeva di lavorare per l’attrattività del centro urbano, per il potenziamento degli usi dello spazio urbano, per l’imprenditorialità e per l’inclusione sociale (in particolare nelle periferie), ha dato vita ad un programma di iniziative coerenti che hanno agito negli ambiti di interesse prescelti. Partendo da una vivacità culturale estremamente intensa sotto il profilo della componente del patrimonio, delle istituzioni culturali nonché delle attività, la città ha investito su questo ambito, nell’anno del titolo, con buoni riscontri in termini di effetti. A tale riguardo, il lavoro svolto, ha generato la possibilità di sviluppare e disseminare nel territorio nuove metodologie di progettazione e produzione dell’offerta culturale. Ne è esempio, la creazione, successivamente alla CiC, di una Scuola a Palazzo Te, riconosciuta dal Mibact tra le iniziative dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, il cui obiettivo è oggi accrescere le capacità di azione, di pensiero e di sviluppo nel campo della produzione culturale. La Scuola si configura come un percorso condotto da docenti di arti contemporanee e si concentra in particolare sulla relazione tra patrimonio, cultura contemporanea e capacità di progetto, proponendo brevi programmi residenziali

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