Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

2. A titolo esemplificativo, l’obiettivo de «l’utilizzo delle nuove tecnologie», è stato letto trasversalmente sia per garantire coerenza con le diverse formulazioni terminologiche rintracciabili nelle varie annualità, sia per valorizzare, laddove presente, l’emergere di nuove modalità di produzione culturale (macro-tema vivacità culturale), di fruizione (macro-tema accesso, partecipazione e senso di appartenenza) e di trasferimento tecnologico (macro-tema innovazione e imprenditorialità). 16 CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. Tenuto conto dell’introduzione di nuovi elementi nelle diverse edizioni dei bandi, e al fine di identificare gli ambiti di valutazione, si è reso poi necessario un confronto di carattere contenutistico e terminologico tra gli obiettivi e i criteri riportati negli avvisi degli anni in cui ha avuto luogo la competizione. Nello svolgere questo processo sono state operate delle scelte metodologiche riconducibili ai seguenti elementi: • i criteri e gli obiettivi desunti dai bandi sono stati associati ad ambiti di valutazione con cui presentavano affinità di contenuto sostanziate da definizioni desumibili dalla letteratura di settore; • talune indicazioni rintracciabili negli obiettivi e nei criteri dei bandi sono state ritenute trasversali a diversi ambiti di valutazione in quanto multidimensionali e declinabili in diverse modalità2. Incrociando e confrontando i temi ricorrenti nelle diverse edizioni della CiC, è stato, pertanto, possibile addivenire all’individuazione di cinque ambiti su cui basare la successiva fase di valutazione. Gli ambiti così identificati – anche denominati ambiti di valutazione – sono i seguenti: • Vivacità culturale • Accesso, partecipazione, senso di appartenenza • Modalità di organizzazione e gestione dell’evento • Attrattività turistico-culturale e posizionamento mediatico • Trasferimento tecnologico e imprenditorialità. Preme sottolineare che, dal processo di confronto appena riportato – basato sull’individuazione di un comune denominatore che consentisse la rappresentazione dell’oggetto di analisi di questo lavoro – sono emersi macro-temi e conseguenti ambiti di valutazione del tutto coerenti con le dimensioni di indagine individuate nell’iniziale ipotesi di lavoro. Tale raccordo viene visualizzato nell’immagine successiva dove gli ambiti di valutazione sono ulteriormente specificati tramite l’indicazione di fenomeni di osservazione in essi contenuti e l’esplicitazione delle fonti (policy o richieste della Fondazione) da cui derivano.

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