Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

13 Cap. 1- Il modello di valutazione e gli strumenti 1.1 IDENTIFICAZIONE DEGLI AMBITI DI VALUTAZIONE Al fine di definire gli ambiti di valutazione degli effetti della politica di conferimento del titolo di Capitale italiana della cultura (CiC), si è proceduto, innanzitutto, ad indagare quale sia stata l’evoluzione di tale policy a partire dalla sua introduzione nel 2015. Per le esperienze citate e per quelle che seguiranno negli anni a venire, i bandi rappresentano lo strumento operativo attraverso cui il quadro strategico disegnato dalla policy viene implementato. Essi hanno lo scopo di definire gli obiettivi di policy e la procedura e i criteri con cui sono selezionate le proposte di candidatura migliori sulla base del potenziale di ciascuna di attivare effetti e cambiamenti a trazione culturale all’interno del contesto di riferimento. Preme precisare che le annualità oggetto di osservazione della presente ricerca sono quelle dal 2015 al 2022. Per rilevare i suddetti effetti e cambiamenti è stato necessario, pertanto, effettuare una ricognizione dei bandi delle edizioni sopracitate, concentrandosi inizialmente sull’individuazione della finalità stessa dell’iniziativa, comune a tutte le edizioni e mai variata nel tempo, ossia quella di «sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacita progettuale e attuativa delle citta italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo». In seguito, sono stati presi in esame dapprima gli obiettivi e poi i criteri di selezione esplicitati da ciascun bando. Nello specifico: • gli obiettivi hanno consentito di focalizzare le richieste del Ministero in quanto ai risultati attesi; • i criteri hanno consentito di sostanziare gli obiettivi e avere un quadro degli aspetti valorizzati in sede di selezione delle città candidate. La ricognizione di obiettivi e criteri ha, pertanto, permesso di evidenziare la costante ricorrenza di alcuni elementi tematici, nonché l’evoluzione di altri, al fine di rispondere all’emergere di nuovi fabbisogni, mutate sensibilità e specificità di contesto. Il lavoro, inoltre, ha permesso di utilizzare questi due aspetti come guida per una prima identificazione di macro-temi che potessero rendere confrontabili i principi strategici che si trovano alla base della policy nelle sue diverse declinazioni e edizioni. Il risultato di questa prima fase di ricerca – che ha condotto alla definizione della cornice metodologica in cui inserire i successivi momenti di valutazione – è riportato nella figura seguente e ha consentito di raggiungere, dunque, due scopi: • identificare dei macro-temi di valutazione da arricchire e vidimare nelle fasi successive (in particolare attraverso l’analisi della letteratura di settore) al fine di ricavarne ambiti e domande di valutazione; • assumere consapevolezza della complessità della policy oggetto di valutazione e della sua evoluzione nel tempo al fine di tenerne debitamente conto sia nell’iter di raccolta dati, sia in quello di elaborazione e interpretazione dei risultati.

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