Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 108 scita complessiva dal 2013 al 2017 pari al 17%. Differentemente, le presenze disegnano una tendenza meno lineare, ma allo stesso modo nel periodo si verifica complessivamente un aumento (+6%). Il fatto che il resto della provincia esperisca, almeno per gli arrivi, il medesimo fenomeno di crescita, attesta che l’aumento dei flussi di Ravenna è da addebitarsi – almeno in parte – ad una maggiore frequentazione del territorio nel suo complesso. Dalla Sentiment analysis emerge che, dopo Lecce, Ravenna è la CiC del 2015 con il maggiore numero di menzioni su Trip Advisor e il maggior rapporto sul totale delle recensioni. Si tratta, comunque, di valori molto contenuti (4 menzioni, nello 0,003% delle recensioni), che non mostrano un particolare effetto risonante della CiC, almeno sulla piattaforma analizzata. Nel questionario, dall’altro lato, gli indicatori legati alla reputazione della città sono quelli che hanno ricevuto i voti medi più alti in termini di effetti percepiti: 3,1 su 5 per quanto si ritiene che la CiC abbia contribuito ad accrescere l’attrattività di Ravenna come meta turistico-culturale e 3,2 per il miglioramento dell’immagine. Partendo da un discreto posizionamento rispetto al benessere socioeconomico e con un’imprenditoria creativa inferiore alla media, Ravenna ha prediletto questo come ambito di attenzione nell’anno della Capitale. Conseguentemente, gli effetti registrati nell’ambito sono qualificanti, in particolare per la rivitalizzazione della Darsena. Anche negli anni successivi, infatti, la Darsena è stata interessata da progetti e azioni mirate che ne hanno promosso la destinazione a centro di aggregazione e di creatività. Attualmente, l’area è sede di numerose imprese culturali e creative. La valenza della CiC in tal senso è stata quella simbolica dell’inaugurazione e di promozione di una nuova visione per quest’area della città. La riqualificazione della Darsena, secondo quanto affermato dall’Amministrazione, ha contribuito anche alla nascita di nuovi locali e attività commerciali. Dopo un calo in termini di consistenza delle ICC nel 2015, nel biennio successivo si profila una tendenza di crescita, con aumenti annui del numero di imprese e di unità locali pari al 2% nel 2016 e al 3% nell’anno successivo. Nel 2016, gli addetti e i dipendenti delle ICC aumentano rispettivamente del 10% e del 13%, con una crescita che si estende anche al 2017 (8 e 9%). Rispetto alla componente più strettamente artistica (es. produzione teatrale), anche se molte delle iniziative specifiche realizzate per Ravenna 2015 non sono state replicate, il beneficio in termini di visibilità degli operatori che le avevano promosse ha permesso una continuità delle attività e ha portato alla circuitazione di produzioni specifiche. Durante l’anno del titolo, infine, in ambito organizzativo Ravenna ha lavorato, come le altre Capitali del 2015, alla risoluzione di problematiche dovute alla prima edizione dell’esperienza. Questo sforzo ha contribuito alla corretta implementazione del programma senza, tuttavia, forti effetti perduranti. L’assenza di una governance ha impedito che l’esperienza acquisita da singole risorse generasse una più generale diffusione di competenze amministrative. L’avvicendamento delle persone negli uffici mette ulteriormente a rischio la capitalizzazione dell’esperienza. Per ammissione della stessa Amministrazione, inoltre, lo spirito di collaborazione instaurato, non solo con il Comune ma tra organizzazioni, non ha tenuto negli anni successivi. A dimostrazione di ciò, è stato riportato che negli anni successivi si è ottenuto scarso riscontro nelle iniziative che si proponevano di incoraggiare la collaborazione interistituzionale e fra operatori (es. il criterio premiale del partenariato nelle offerte di concessione per la gestione di beni e attività culturali cittadini).

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