Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti.

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti. 106 Sintesi valutativa Ravenna si caratterizza per una dimensione di molto superiore alla media nazionale e una raggiungibilità in linea con essa. La mancata aggiudicazione del titolo europeo ha richiesto che la città rimodulasse il suo progetto in funzione delle minori risorse messe a disposizione e della governance riportata alla sola dimensione dell’Amministrazione comunale. Mentre in fase di candidatura la città aveva puntato al rafforzamento del settore culturale, alla creazione di un nuovo modello di governance, alla promozione di una società felice, sana e inclusiva e alla capacità di attrarre talenti e innovazione, il ridimensionamento della progettualità ha portato a concentrarsi in particolare su interventi di riqualificazione di contenitori culturali e rigenerazione di spazi pubblici (in cui trovasse spazio anche la spinta allo sviluppo per le ICC locali) e sul cofinanziamento di attività culturali prodotte perlopiù da realtà locali. Partendo da una vivacità culturale supportata sia dalla componente del patrimonio che da quella delle attività culturali, dunque, nel 2015 la città ha fortemente investito su questo ambito, in particolare in termini di dotazioni e infrastrutture culturali da consegnare alla città, con effetti di un maggiore dinamismo, soprattutto nella zona della Darsena. L’aumento di iniziative culturali cofinanziate dal Comune registrato nel biennio

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