Cantiere Città. Potenziare le competenze per una città culturale sostenibile

98 Il flusso della disseminazione La disseminazione dei risultati dovrebbe essere una relazione continua con i propri cittadini e stakeholder per mantenere l’interesse e l’engagement nel tempo. Questo schema del flusso di disseminazione aiuta a capire le azioni necessarie per impostare una strategia: definire le tappe, qual è l’obiettivo di ogni tappa e alcuni esempi pratici dai quali trarre ispirazione. Identificare il pubblico/target Definire gli obiettivi Scegliere i canali di comunicazione Creare un piano di disseminazione Garantire la qualità dei dati Coinvolgere il pubblico Preparare i materiali di divulgazione Chi sono le persone o le organizzazioni che dovrebbero essere informate dei risultati? Quali obiettivi vogliamo raggiungere con la disseminazione dei risultati? Quali canali di comunicazione sono più adatti al nostro pubblico/target? Come possiamo programmare nel tempo la produzione e promozione dei materiali? I dati e le informazioni sono accurati? Come possiamo interagire con il pubblico durante il processo di disseminazione? Quali materiali diversificati possiamo realizzare con i dati e i risultati ottenuti? Ricercatori, professionisti, studenti, il pubblico in generale o altri gruppi specifici. Vogliamo informare, educare, influenzare le decisioni, sensibilizzare, rafforzare la forma di governance? Questi possono includere siti web, social media, conferenze, pubblicazioni accademiche, webinar, workshop, podcast, mail dirette, newsletter, trasmissioni radio, articoli su giornali ecc. Stabilire un piano dettagliato che elenchi le attività, le scadenze e il budget. Cura e verifica metodologica degli indicatori, del sistema di monitoraggio e analisi dei dati coinvolgendo figure competenti. Raccogliere feedback e rispondere alle domande per aumentare l’interesse e la comprensione dei risultati. Relazioni tecniche, relazioni divulgative, post sui social, articoli, infografiche, video, libri, riviste, brochure, volantini e poster coerenti con l’identità visiva. NELLA PRATICA

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