Cantiere Città. Potenziare le competenze per una città culturale sostenibile

71 Volontariato di impresa e welfare aziendale Da tempo si fa strada la convinzione che la cultura, le sue attività, la partecipazione alla cura del patrimonio materiale e immateriale siano un potente veicolo per creare sia processi di rafforzamento dell’identità e della coesione all’interno dell’azienda (anche perché questi campi attivano le persone su obiettivi comuni largamente condivisi), sia un valore da redistribuire al proprio personale in un’ottica di welfare aziendale. Si vedano, ad esempio, i progetti di volontariato aziendale del Fondo per l’ambiente italiano (FAI)4 o la decisione di La Meccanica di inserire l’arte e la cultura nel welfare aziendale5. Membership Infine le aziende prestano attenzione crescente ai programmi di membership a favore di istituzioni culturali quali ad esempio teatri, musei, biblioteche, ma che possono essere costruiti anche attorno a progetti complessi come quelli delle Capitali della cultura, come in fondo dimostra il caso di Parma 2020 prima citato. Le membership possono facilmente prevedere per le aziende e il loro personale benefit di varia natura: comunicazione dell’azienda (sponsorizzazione), vantaggi nella fruizione degli eventi, possibilità di utilizzare le location di beni culturali e molto altro ancora. Una caratteristica delle membership è quella di impegnare le aziende in un’ottica di medio e lungo periodo (è un sostegno più facilmente rinnovabile di altre forme che prevedono donazioni occasionali), oltre a creare un senso di appartenenza che contribuisce a fidelizzare il sostenitore. I programmi di membership vengono rivolti anche a individui, così come i programmi di stewardship, ossia di costituzione di associazioni ‘amici di’ un’istituzione culturale, con meccanismi analoghi a quanto detto sopra. Raccolta fondi da individui Donazioni liberali Per quanto riguarda i sostegni da parte di persone fisiche sono moltissimi gli strumenti utilizzabili, che in gran parte si sostanziano in donazioni liberali (fatto salvo il pagamento di servizi, come l’acquisto di biglietti per fruire di un evento, che è una pratica di tipo commerciale). È sempre opportuno guardare a due tipologie di donatori: i grandi donatori, o mecenati, con i quali è necessario avviare un rapporto e un’interlocuzione personalizzati, per proporre e concordare un loro intervento in qualità di sostenitori anche definendo insieme a essi aspetti specifici del progetto che possano soddisfare i loro interessi, e i piccoli donatori (o potremmo dire le persone comuni), che sono molto più sensibili di quello che generalmente si pensa verso la cura del patrimonio della comunità, in quanto elemento della loro identità e della <https://fondoambiente.it/sostienici/diventa-volontario/>. <https://www.lameccanica.it/it/news/fiere-eventi/areaarte-porta-la-cultura-azienda>. 4. 5.

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