Cantiere Città. Potenziare le competenze per una città culturale sostenibile

45 un’organizzazione culturale oggi può essere infatti molto ampio e articolato, così come allargati e diversificati possono essere la dimensione del valore generato e lo spettro dei destinatari e dei portatori di interesse coinvolti. La misurazione dei risultati ottenuti e del valore generato rappresenta, pertanto, un punto cruciale dell’approccio strategico, così come il successivo percorso di comunicazione e condivisione pubblica10. Non è mai scontato ricordare che per poter misurare tale valore (fornendo anche giudizi argomentati di efficienza e di efficacia sui processi e sul rapporto tra costi e benefici) «occorr[e] partire sempre dagli obiettivi individuati e dal ruolo più o meno trasformativo che si intende attribuire ai processi culturali generati»11. La scelta, ad esempio, di valutare in un progetto esclusivamente le performance numeriche di partecipazione e i risultati di natura economica, piuttosto che di ampliare il raggio di analisi agli effetti che hanno risonanza con il benessere e i processi di crescita delle persone e delle comunità, dipende evidentemente dall’idea del ruolo che la cultura dovrà giocare nel perseguimento degli obiettivi istituzionali e progettuali. Specificare tale visione vorrà dire anche dichiarare l’unità e il sistema di misura attraverso cui dovrà essere giudicata la bontà del proprio agire: composizione del pubblico, grado di partecipazione delle scolaresche del territorio, qualità dell’esperienza fornita, utilizzo di alberghi e ristoranti da parte dei visitatori/turisti, numero di volontari coinvolti, impatto cognitivo prodotto, nuova produzione scientifica. Le metriche basate su output e su outcome potranno essere integrate anche da indicatori di processo che siano in grado di valutare miglioramenti in termini di efficienza organizzativa, gestione congruente delle risorse, miglioramento degli impatti a parità di input ecc. Appare evidente come non esistano parametri e metriche validi in assoluto; permane semmai l’esigenza di ribadire l’importanza del tema della produzione di valore in cultura e della sua valutazione anche attraverso approcci e metodi capaci di affrontare la complessità e la multidimensionalità dell’agire culturale12. Su questo tema cfr. Alessandro Bollo, Le organizzazioni culturali e le sfide della pianificazione strategica: spunti per una discussione, in Impresa Cultura. Politica, reti, competenze, 15° Rapporto annuale Federculture 2019, a cura di Federculture, Roma, Gangemi Editore, 2019, pp. 195-200. Id., Il futuro delle biblioteche alla prova del tempo presente: riflessioni attorno al documento Disegnare il futuro della biblioteca: linee guida per la redazione dei piani strategici per le biblioteche pubbliche, «AIB studi», 61, n. 2, maggio-agosto 2021, pp. 441-447: 446 <https://doi.org/10.2426/aibstudi-13303>. Per maggiori approfondimenti si rimanda a: Damiano Aliprandi, Alessandro Bollo et al., Il valore della cultura. Per una valutazione multidimensionale dei progetti e delle attività culturali, Quaderno n. 13, Cuneo, Centro Studi Fondazione CRC, 2011; Mauro Baioni, Alessandro Bollo et al., A Holistic Impact Assessment for Cultural Organisations, in IFKAD Proceedings: Knowledge Drivers for Resilience and Transformation, atti del convegno (Lugano, 20-22 giugno 2022), Lugano, Arts for Business Institute, LUM University, SUPSI, Institute of Knowledge Asset Management (IKAM), 2022, pp. 2275-2290. 10. 11. 12.

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