Cantiere Città. Potenziare le competenze per una città culturale sostenibile

41 Per un approccio strategico e multidimensionale alla valutazione dei progetti culturali Alessandro Bollo Nell’ambito del progetto Cantiere Città, nato per valorizzare le progettualità delle città finaliste a Capitale italiana della cultura attraverso un articolato piano di capacity building, la valutazione ha giocato un ruolo di particolare rilevanza. A questo tema è stata dedicata un’edizione speciale rivolta a Bergamo e Brescia, Capitale italiana della cultura 2023, che è consistita in una serie di workshop e incontri volti a promuovere una conoscenza della valutazione delle politiche e dei progetti culturali. Tale percorso di consolidamento delle competenze ha potuto, inoltre, giovarsi di un puntuale inquadramento teorico derivante dal lavoro di ricerca della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, i cui risultati sono stati presentati nella pubblicazione Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti1. Il volume restituisce, infatti, un modello interpretativo funzionale per evidenziare i modi e le forme con cui il processo della ‘capitale’ (che può contare ormai su uno storico di otto anni, con otto capitali nominate e oltre centosessanta candidature presentate) ha saputo attivare processi virtuosi nei territori coinvolgendo attori e ambiti di intervento diversificati e rendendo conto della multidimensionalità degli effetti generati. Dalla ricerca, così come dai diversi workshop con gli operatori, è emersa l’importanza di riportare la valutazione al centro dell’attenzione di chi promuove e attua i progetti culturali. Se l’approccio con cui si affronta la valutazione di una Capitale della cultura non può che riguardare la dimensione ‘macro’ degli interventi e dei loro effetti – dalle politiche e dagli obiettivi istituzionali costitutivi del percorso intesi alla scala urbana e territoriale, per arrivare ai programmi con cui si articola l’itinerario culturale – in una logica fortemente multidimensionale e di lungo termine, è altrettanto vero che queste iniziative straordinarie, per capacità di mobilitare e attivare il tessuto culturale e creativo di un territorio, possono rappresentare una preziosa occasione di empowerment a beneficio della comunità degli attori locali. Si alimentano cioè dei processi riflessivi e delle opportunità di pratica e Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Capitale italiana della cultura. Dal 2015 al 2022: dati, esperienze, cambiamenti, 2023, Scuola dei beni e delle attività culturali. 1.

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