Cantiere Città. Letture e strumenti per la città culturale.

82 La cultura come bene comune: partecipazione, responsabilità, sostenibilità Negli ultimi anni la nozione di bene culturale (materiale e immateriale) viene vista sempre più nell’ampio contesto dei beni comuni, ossia di ciò che i cittadini e le amministrazioni riconoscono essere funzionale al benessere individuale e collettivo, la cui fruizione arricchisce tutti, a prescindere da chi ne sia proprietario. In tal senso viene riconosciuta alla comunità la soggettività, anche in senso giuridico, ad agire per i beni comuni, soggettività che non è solo in capo all’amministrazione pubblica o al proprietario del bene. Questa centralità riconosciuta al ruolo collettivo crea un legame inscindibile tra i beni e il principio costituzionale della sussidiarietà (art. 118) che prevede, per l’appunto, che venga riconosciuta e favorita l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale1. Al di là dell’evoluzione del pensiero giuridico e politico sul patrimonio comune, è sempre più evidente che attorno ai beni culturali si stia sviluppando una forte cittadinanza attiva, che spesso vede mobilitarsi amministrazioni e formazioni sociali di varia natura, ma anche singoli individui, guidati da una finalità condivisa di tutela, valorizzazione e allargamento della fruizione dei beni, spesso intrecciando la cultura con finalità sociali quali l’integrazione e la coesione, lo sviluppo locale, la rigenerazione urbana o dei borghi e molto altro ancora. Se tutto ciò è vero allora assumono una crescente importanza anche la promozione della partecipazione, le forme di amministrazione condivisa, la co-programmazione e la co-progettazione: tutti elementi che caratterizzano i processi che hanno portato diverse città a candidarsi come capitali della cultura, spesso dando vita a Il fundraising per lo sviluppo locale a base culturale Massimo Coen Cagli Scuola di Fundraising di Roma Per approfondire il tema si consiglia di fare riferimento al corposo lavoro di ricerca e sperimentazione svolto da Labsus-Laboratorio sulla sussidiarietà (www.labsus.it) e l’inquadramento giuridico sui beni comuni fornito dal lavoro svolto dalla Commissione Rodotà. Sul sito del Ministero della Giustizia (www. giustizia.it), nella sezione Studi e Ricerche, è disponibile sia la relazione di sintesi del lavoro, sia l’articolato del disegno di legge. 1.

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