Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

32 Conclusioni Cantiere Città è un programma che, edizione dopo edizione, sta assumendo alcuni caratteri fissi, ma al tempo stesso assume contenuti variabili, legati alle specificità delle città finaliste. L’edizione 2023 si è caratterizzata, ad esempio, per la prevalenza di città del centro Italia (Assisi, Bagnoregio, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto) e di dimensioni in genere piuttosto contenute (solo due città quest’anno superavano i cinquantamila abitanti). Notevole la concentrazione di città con una vita cittadina molto attiva sul piano dello spettacolo dal vivo e delle manifestazioni tradizionali, caratteristica che ha inciso sulla prospettiva con cui alcuni temi sono stati affrontati. Ma soprattutto gli intensi sette mesi di attività ci hanno portato a costruire un ambiente informale e collaborativo in cui i protagonisti del programma, le città culturali, hanno potuto approfittare dell’esperienza di colleghi per confrontarsi su problematiche specifiche e valutare scenari diversi di soluzione. Il nostro progetto conferma quanto le amministrazioni cittadine siano il centro della vita culturale del proprio territorio: sono motori indispensabili e interlocutori primi e privilegiati dei soggetti privati e del terzo settore. Anche laddove nella città vi siano protagonisti di primo piano come istituzioni di grande capacità e tradizione, queste possono strategicamente affiancare e collaborare con l’amministrazione, ma non prescinderne o surrogarne il mandato. Il comune, anche quando correttamente sceglie vie democratiche di confronto e partecipazione aperte alla cittadinanza, ha un ruolo determinante nel compiere le scelte strategiche, tracciare direzioni e indicare indirizzi di sviluppo, nonché nel monitorare l’attuazione delle politiche. A questo ruolo corrisponde una responsabilità e da questa dipende l’accountability, l’attendibilità dell’ente pubblico, degli amministratori, politici e tecnici. Gli incontri che abbiamo organizzato sui diversi territori hanno ogni volta confermato questo ruolo centrale dei comuni nell’orchestrare la vita culturale della città, nel dosare l’offerta culturale per pubblici differenti, nel far partecipare le varie istituzioni territoriali agli eventi, nel dare impulso agli attori più piccoli della vita culturale per aiutarli a crescere e consolidarsi, nel promuovere i soggetti dimensionalmente più grandi al fine di strutturarsi e di facilitarne l’operatività. Cantiere Città è stato anche un’occasione di empowerment per chi lavora all’interno delle amministrazioni e vede – a volte – il suo impegno ritratto in maniera poco lusinghiera o addirittura ridimensionato a un rango di poco superiore a un ingranaggio in una macchina non sempre efficiente. Ma il comune è la città e sono le amministrazioni che animano la vita cittadina; gli incontri con gli stakeholder territoriali lo hanno sempre dimostrato. Fa fede l’intreccio di dialoghi che non sempre esprimono

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