Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

31 Cantiere Città) e a livello macro (inteso come la creazione della rete delle città finaliste a Capitale italiana della cultura a dimensione nazionale). Senza dubbio, la firma del protocollo d’intesa per l’istituzione di una rete tra le città segna un cambiamento nella visione del posizionamento delle città: la creazione di questa rete concretizza l’idea che essere veramente competitivi oggi significhi saper collaborare, guardarsi attorno, creare alleanze durature e valorizzare le caratteristiche e le capacità dei partner, ponendo particolare enfasi sulla qualità delle relazioni come risorsa chiave. La rete di Cantiere Città, che mira a sperimentare progettualità condivise, ne costituisce un esempio tangibile. Se partiamo dal presupposto che la collaborazione implica il dovere di riunirsi attorno a un tavolo di lavoro, scegliendo un luogo e un momento eletti come idonei all’ascolto reciproco, il fatto che le città finaliste abbiano trovato proprio in Cantiere Città le condizioni più favorevoli per impostare tale collaborazione rappresenta senza dubbio uno dei risultati più significativi del progetto. Infine, la volontà di ragionare ‘in rete’ dimostra che la competizione e la collaborazione sono fondamentalmente due fenomeni non unicamente antitetici e che, come evidenziato dall’esperienza della rete di Cantiere Città, possono dar luogo e vita a una strategia relazionale complementare. Agrigento, Teatro Pirandello. Masterclass di chiusura di Cantiere Città. Firma del protocollo di intesa tra le città del percorso. Foto: Giampaolo Demma / Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali

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