Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

30 Sulla base della positiva esperienza maturata all’interno di Cantiere Città, è stata identificata, come prima iniziativa ancora in fase sperimentale, la co-progettazione di uno spettacolo teatrale originale che rappresenti tutte le città partecipanti, le quali ne ospiteranno le repliche. Ci piace pensare che la facilitazione discreta della Fondazione in questo processo costituisca una pratica benefica e innovativa nella gestione delle dinamiche culturali territoriali da parte delle città. Adottare un approccio che coinvolge attivamente un soggetto o un elemento ‘esterno’ che propone di lavorare in rete emette a disposizione gli strumenti necessari per sostenere un dialogo con i residenti rappresenta un importante contributo delle istituzioni alla vita culturale locale e favorisce sia lo sviluppo di un pensiero collettivo che la creazione di progetti concreti. Nella ricerca di questo delicato equilibrio tra approccio bottom-up e top-down, è fondamentale dedicare attenzione e cura a ogni fase del processo di facilitazione e coinvolgimento e, ad esempio, essere pronti a riconoscere che le cose non procedono sempre come preventivato, apportando i correttivi necessari a superare gli imprevisti che si verificano nei processi progettuali partecipati. Oggi è sempre più evidente che la capacità di sviluppare una rete di collaborazioni è indispensabile per aumentare le probabilità di ottenere finanziamenti per i progetti. In molti bandi la richiesta di costruzione di un partenariato è ormai diventata una caratteristica strutturale. Spesso si tratta di rapporti di partenariato ‘di scopo’, i quali tendono a esaurirsi una volta concluso il progetto particolare e faticano ad andare oltre una conoscenza anche solo approssimativa e uno scambio iniziale fra i partner. Spesso i finanziamenti sono legati a progetti a breve termine e richiedono molte energie in un periodo di tempo relativamente limitato; queste dinamiche non nutrono le relazioni, non favoriscono lo sviluppo di rapporti duraturi e il potenziamento delle infrastrutture e delle condizioni necessarie nel tempo per un allargamento e un consolidamento di una rete più articolata a livello territoriale e nazionale. In questo contesto, la rete di Cantiere Città vuole valorizzare e mettere a frutto le relazioni che si sono create tra le città durante il percorso di accompagnamento della Fondazione e del Ministero, con finalità più alte e di ampio respiro. I numerosi incontri, le masterclass, i tavoli tematici di confronto e le sessioni di lavoro hanno contribuito a consolidare la conoscenza iniziale delle città, sviluppando la fiducia reciproca e la volontà di collaborare a lungo termine. In questa prospettiva, Cantiere Città è diventato, nella sua seconda edizione, una palestra di ascolto reciproco e un laboratorio in cui sperimentare la pratica della rete; l’esperienza di candidatura e la partecipazione a questo progetto hanno consentito alle città di confrontarsi con la formazione e la gestione delle reti incentrate sui temi culturali a diverse scale, ossia micro, meso e macro, in base alla maturità delle relazioni sviluppate con i partner in diversi momenti del percorso. Le città hanno così avuto l’opportunità di esplorare partenariati a livello meso (reti istituite durante la stesura dei dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura), a livello micro (reti meno formali legate a piccole iniziative progettuali elaborate durante il percorso di accompagnamento di

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