Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

24 La città esprime infatti bisogni e richieste verso il mondo della produzione culturale ed è essenziale comprendere se il format precedente può soddisfarli e in quale misura. Si è quindi discusso di questioni fondamentali, mettendo a fuoco collegialmente gli obiettivi e i risultati che ci si aspetta che la manifestazione raggiunga. La prima domanda posta ha riguardato la natura del target che si vorrebbe raggiungere: un pubblico di appassionati e ‘intenditori’ di provenienza nazionale o anche internazionale, oppure un pubblico locale, magari mettendo in atto strategie di ingaggio rivolte anche a quelle fasce di popolazione che di solito non si sentono chiamate in causa nel caso di performance artistiche di ricerca? Legata a questa domanda emerge la necessità, espressa da più fronti, di trovare un modo per coinvolgere tutti i residenti nella vita culturale cittadina, superando la divisione fra centro storico e altri nuclei abitativi in pianura. È chiaro che la scelta di rivolgersi a un pubblico più esperto e culturalmente ‘iniziato’ rende più complesso il progetto di estendere la partecipazione ad ampie fasce di residenti. La riflessione torna, quindi, sulla necessità di mettere al centro del dibattito il progetto culturale sotteso al festival per definirne obiettivi, portata e destinatari. Al momento, l’Amministrazione ha deciso di non riprogrammare la manifestazione e proseguire nella sua riflessione su questi temi, mantenendo aperto il confronto con gli stakeholder.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExODM2NQ==