Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

23 necessità, da parte della fascia più giovane della popolazione residente, di contare su di un luogo adeguato a svolgere le proprie attività e che abbia condizioni favorevoli. L’Amministrazione ha quindi immaginato di dedicare uno spazio, da poco tempo nella disponibilità del Comune, alle associazioni dei giovani orvietani, che potranno utilizzarlo per le proprie attività sociali, per corsi e seminari, per piccoli eventi pubblici e simili. Lo spazio è situato nel centro storico e realizza un ulteriore obiettivo strategico che consiste nel mantenere vivo questo luogo cittadino con attività dedicate ai residenti, contrastando una tendenza allo spopolamento della parte più alta della città. Anche in questo caso, il cammino è complesso, perché richiede riflessioni parallele sulla forma giuridico-amministrativa da scegliere per affidare lo spazio a una ‘federazione’ di piccoli soggetti e un ragionamento sulle sue caratteristiche e sulla sua rifunzionalizzazione, affinché possa costituirsi nel tempo come un ‘luogo’ di riferimento; è altresì richiesta la formulazione di una proposta organizzativa efficiente, che deve prevedere un uso coerente e coordinato dei locali affidati alle associazioni. Nella co-programmazione è stata individuata la forma giuridica dell’affidamento, prevista dall’art. 55 del Codice del Terzo settore, che norma i rapporti fra le amministrazioni pubbliche e tutto il variegato mondo dell’economia sociale. Una fase importante della progettazione si è incentrata sulle funzioni che il nuovo contenitore dovrebbe essere in grado di ospitare, in stretta connessione con il riallestimento degli spazi e con una valutazione della sostenibilità di tutto il progetto. La sostenibilità rappresenta, infatti, un obiettivo che può essere espresso su molti livelli: da un lato si tratta di immaginare una modalità con la quale, al netto di alcuni costi fissi coperti dall’Amministrazione, le associazioni siano in grado di assicurare la gestione e l’apertura ordinaria dello spazio; dall’altro, il Comune sta affrontando la sostenibilità organizzativa dell’impresa, accompagnando i giovani a trovare un assetto organizzativo efficiente. Assisi co-progetta un festival In questo caso l’ambito di cui la città si è occupata insieme al territorio non ha riguardato l’assetto fisico, bensì la sua dimensione immateriale: è lo spazio-tempo che nel calendario della città è dedicato al festival Universo Assisi, manifestazione di primo piano nella programmazione cittadina, la cui identità artistica è associata alla definizione di nuovi spazi urbani, nati per altre finalità e convertiti almeno per la durata del festival a fungere da scena per le performance di ricerca e sperimentazione. Con Cantiere Città gli stakeholder più direttamente coinvolti nelle scelte strategiche si sono confrontati ponendosi domande radicali sulla manifestazione, considerando la possibilità di un suo totale ripensamento o anche, come al termine del percorso è accaduto, la sua sospensione.

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