Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

19 partner riguardo agli obiettivi primari da perseguire nell’ambito del turismo, degli eventi culturali, del rafforzamento delle reti territoriali, dello sviluppo occupazionale, delle politiche giovanili e della crescita culturale della popolazione residente. In sintesi, tutti i comuni della provincia vedono nella creazione di una nuova reputazione di Agrigento come meta più completa di turismo culturale un’opportunità unica per promuovere e valorizzare le ricchezze culturali, storiche e culinarie della regione. Gli obiettivi comuni spaziano dalla conservazione del patrimonio archeologico allo sviluppo del turismo sostenibile, con un’enfasi sull’accoglienza e la collaborazione tra i comuni per massimizzare la visibilità e l’impatto culturale complessivo sulla provincia. Agrigento, designata Capitale italiana della cultura 2025, rappresenta quindi un percorso di collaborazione con l’intero territorio; partendo dall’assunto che la Valle dei Templi costituisce il principale attrattore della città, Agrigento riconosce la necessità di interagire attivamente con la realtà circostante. L’obiettivo è garantire un’offerta culturale ricca e diversificata, consentendo ai visitatori di instaurare connessioni significative con gli abitanti del luogo e la comunità locale. Attraverso iniziative legate all’arte contemporanea e attività pensate per l’entroterra, il progetto mira a generare nuove prospettive e opportunità di crescita per l’intero territorio. Come sottolineano i progettisti di Agrigento 2025, nonostante sia comune considerare il patrimonio monumentale, in questo caso la Valle dei Templi, come il principale polo attrattivo, si comprende che senza un coinvolgimento attivo della zona circostante lo sviluppo del territorio rimane limitato. Il progetto di Agrigento vuole dimostrare che anche il circondario può evolversi ed entrare positivamente in relazione con il nucleo centrale e cuore pulsante di una realtà geografica e amministrativa. Monte Sant’Angelo: dalla candidatura a Capitale italiana della cultura alla nomina a Capitale pugliese della cultura La candidatura a Capitale italiana della cultura 2025, che coinvolge un ampio territorio intorno a Monte Sant’Angelo, aveva come obiettivo principale quello di superare la dicotomia tra centro e periferia per arrivare a una collaborazione sinergica volta a valorizzare le complementarità. La strategia per potenziare le zone interne del Gargano doveva concretizzarsi attraverso l’impulso alla crescita della vita culturale, l’adozione di processi di innovazione sociale e una stretta collaborazione con il settore della formazione. L’impegno primario consisteva nel contrastare lo spopolamento generando opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani. La competizione ha visto il Comune collaborare attivamente con altre istituzioni locali della Puglia, imprese, enti formativi e associazioni territoriali, tutti uniti nell’obiettivo di promuovere l’occupazione, l’innovazione sociale, il legame profondo con il territorio e il ripopolamento delle aree interne. Questi sforzi venivano sostenuti da una forte alleanza con il mondo della

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExODM2NQ==