Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

17 si rendono sempre più conto che le politiche culturali fungono da pilastri per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio dei rispettivi territori, svolgendo un ruolo fondamentale nella promozione delle eccellenze territoriali e del turismo esperienziale e nella creazione di un legame coeso tra le diverse comunità. Questa condivisione implica la partecipazione attiva di cittadini, istituzioni culturali e organizzazioni non governative, per ricomporre un quadro capace di integrare e far convivere le esigenze e le aspirazioni delle comunità di appartenenza. In questa prospettiva, la discussione e l’adozione di politiche culturali condivise diventano un veicolo essenziale per la promozione delle diversità, della crescita personale e della coesione sociale e per contribuire a definire le linee strategiche dei rispettivi territori in un contesto globale sempre più interconnesso. Il progetto Cantiere Città ha offerto l’opportunità di assistere a diversi tentativi di condivisione delle politiche culturali da parte delle amministrazioni comunali con stakeholder territoriali, enti del terzo settore e cittadini, con l’obiettivo di migliorare la programmazione e coordinare le attività culturali del territorio in un calendario unico che può essere comunicato meglio. Verso l’Osservatorio permanente della cultura del Comune di Spoleto In occasione della preparazione del dossier La cultura genera energia per la Capitale italiana della cultura 2025, il Comune di Spoleto è riuscito a costruire un’ampia rete collaborativa a supporto della candidatura composta da tutte le istituzioni e le associazioni culturali del territorio, da concittadini illustri e da oltre cinquantaquattro borghi circostanti che hanno lavorato sui temi e sulle sfide della contemporaneità, quali ambiente e sostenibilità, cambiamenti climatici, futuro del pianeta e dell’umanità. A distanza di un anno dalla presentazione del dossier, il Comune di Spoleto ha deciso di riattivare la rete creata appositamente per la candidatura al fine di offrire nuove opportunità di confronto, ascolto e partecipazione democratica a tutti gli attori del territorio, chiamati a esprimere la propria visione culturale. Attraverso la creazione dell’Osservatorio permanente della cultura, Spoleto mira a costruire – come affermano i protagonisti dell’iniziativa – «una palestra di democrazia e un’agorà moderna», delineando un modello basato su qualità, innovazione, rigenerazione, internazionalizzazione, istruzione, giovani e occupazione. Con questo nuovo strumento, il Comune di Spoleto cerca di ‘fare sistema’, unendo le forze di tutti gli stakeholder della cultura per sostenere progetti culturali e turistici del territorio vincenti e sostenibili. Tra i principali compiti assegnati all’Osservatorio permanente rientrano l’analisi delle esigenze del territorio in ambito culturale, lo scambio delle esperienze, la costituzione di uno spazio di confronto sulle diverse visioni della cultura presenti sul territorio e il monitoraggio dell’offerta culturale, con l’intento di creare un

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