Cantiere Città. I percorsi delle città finaliste a Capitale italiana della cultura. L’esperienza della seconda edizione

12 Il principio fondante di Cantiere Città, che ha guidato l’intero percorso, si basa sull’ascolto attento delle esigenze delle diverse città coinvolte, con l’obiettivo di sviluppare attività mirate al potenziamento delle capacità progettuali delle amministrazioni comunali e di tutti gli altri attori coinvolti nei rispettivi territori. Questi ultimi differiscono ampiamente tra loro per dimensioni, popolazione, ubicazione geografica, sviluppo infrastrutturale, specificità culturali e base economica. Tuttavia, condividono diverse problematiche e tematiche, tipiche delle realtà di dimensioni medie e piccole: carenza di personale, difficoltà nelle procedure amministrative, mancanza di risorse, interesse altalenante della classe politica per le questioni culturali, frequente ricambio della compagine politica e possibili disarmonie legate all’esternalizzazione della progettazione. In questo accompagnamento alle città finaliste durato otto mesi, il sostegno di Cantiere Città si è concretizzato non solo nel percorso personalizzato per ciascun comune, partendo dall’identificazione e dalla riaffermazione degli obiettivi, seguite da una loro verifica tramite workshop dedicati, ma anche nella realizzazione di due masterclass in presenza (una al principio e una a chiusura del progetto) e tre corsi tematici online, ciascuno strutturato in tre sessioni. Monte Sant’Angelo (Foggia), Meta Museo Etnografico Tancredi. Workshop in presenza di Cantiere Città con gli stakeholder territoriali. Foto: Giampaolo Demma / Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali

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